Al via Micam, salone della rinascita: il calzaturiero ha voglia di crescere

Torna in Fiera, dopo un anno di stop, l’evento più importante del settore. Giorgetti: "Un nuovo Rinascimento"

Le calzature lombarde stanno riconquistando spazio sui mercati esteri

Le calzature lombarde stanno riconquistando spazio sui mercati esteri

Milano, 20 settembre 2021 -  Micam Milano, il salone internazionale leader a livello mondiale per le calzature e punto di riferimento per gli operatori provenienti da tutto il mondo, ha aperto i battenti ieri nei padiglioni di Rho della Fiera di Milano, dove rimarrà allestito sino al 21 settembre, forte della partecipazione di 652 espositori. A tagliare il nastro inagurale della manifestazione, che per questa sua 92esima edizione torna in presenza dopo un anno di stop, il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti: "É un nuovo Rinascimento per il sistema economico italiano – ha sottolineato l’esponente del governo – e in questo contesto un ruolo importante potrà svolgerlo il calzaturiero".

Dopo aver sofferto duramente le chisure dovute alla pandemia, gli ultimi dati economici relativi al settore delle calzature sono comunque confortanti: un’elaborazione del Centro Studi di Confindustria Moda conferma che dopo un 2020 fortemente condizionato dai lockdown e un inizio anno ancora negativo soprattutto per il mercato interno, nel secondo trimestre dell’anno per il settore calzaturiero è aumentata sia la produzione industriale (+13%) che il fatturato (+22%), la spesa delle famiglie italiane (+17,4%) e l’export (+31,5% in valore).

«I numeri del 2021 ci stanno consegnando una situazione congiunturale con segnali positivi – ha confermato ieri il presidente di Assocalzaturifici, Siro Badon – Ci sono gli avvisi di ripresa importante, ma il gap con i livelli pre-Covid non è ancora stato coperto. Per questo – ha concluso Badon – chiediamo un alleggerimento della burocrazia, aiuti per i campionari e l’innovazione, mirate politiche per l’export e politiche per la formazione, con l’obiettivo di individuare nuove figure professionali". Trovata una soluzione al problema della tutela della salute e della sicurezza, attualmente a preoccupare gli imprenditori sono altre questioni: "Abbiamo un problema di materie prime che scarseggiano – ha sottolineato Andrea Pepe, presidente nazionale di Unioncamere – E in questo momento scarseggiano pure alcune tipologie di lavoratori. Sono tutti fattori che stanno mettendo in difficoltà le imprese e che vanno risolti".