Via libera alla fusione tra Confindustria Bergamo, Lecco e Sondrio

Nasce il super polo della manifattura e della metalmeccanica. Le assemblee hanno deliberato le "nozze" entro il 2022. Mastica amaro Como rimasta al palo

Stefano Scaglia e Lorenzo Riva guideranno la fusione

Stefano Scaglia e Lorenzo Riva guideranno la fusione

Bergamo, 29 marzo 2021 - Confindustria Bergamo si è allargata e da oggi comprende anche metà del lago di Como e la Valtellina. Un matrimonio di interesse quello con Confindustria Lecco e Sondrio annunciato il gennaio scorso e oggi ratificato dalle rispettive assemblee dei soci, che hanno dato avvio all'iter destinato a concludersi entro il 2022 con la nascita di un'unica associazione. 

A guidare il percorso di fusione saranno i due presidenti, Stefano Scaglia numero uno di Confindustria Bergamo, e Lorenzo Riva a capo degli industriali di Lecco e Sondrio. "La nuova associazione avrà le dimensioni e le competenze per sviluppare progetti e attività di ampia portata come oggi richiesto dalle imprese, ma avrà al medesimo tempo una organizzazione che le consentirà una stretta vicinanza a associati e istituzioni - spiega Stefano Scaglia -. Parallelamente all’iter procedurale in corso, caratterizzato da una fusione di pari dignità fra le due organizzazioni, è stata avviata una collaborazione in diversi ambiti che sta già dando risultati e prepara la strada per ulteriori progetti a sostegno della competitività delle imprese”.

La nuova organizzazione

"Insieme avremo condizioni e mezzi per un’azione ancora più incisiva per la crescita del sistema produttivo" gli fa eco Lorenzo Riva, che porta in dote a Confindustria Bergamo, forte di 1200 imprese associate e 83.600 dipendenti, le 710 aziende e i 35mila impiegati e operai del lecchese e della Valtellina. La nuova organizzazione potrà contare su 144 dipendenti (101 di Bergamo e 43 di Lecco e Sondrio)  e manterrà le tre sedi nei capoluoghi delle tre province. Se Confindustria Bergamo porta in dote l'aeroporto di Orio Al Serio, Lecco e Sondrio mettono sul piatto le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Tutti contenti tranne Confindustria Como rimasta tagliata fuori dall'accordo dopo aver flirtato negli ultimi due anni con Lecco e Sondrio che al momento di scegliere hanno preferito scegliere i bergamaschi.