Collant dalle bottiglie di plastica, adesso la sostenibilità si indossa

Il pet riciclato dal Gruppo Radici e Oroblù diventa 'Save the Ocean', calze velate nere 50 denari

Angelo Radici, presidente del gruppo omonimo

Angelo Radici, presidente del gruppo omonimo

Bergamo - La transizione ecologica detta l’agenda della moda e due firme del Made in Italy uniscono le forze per creare le calze “green”. "Oroblù Save the Oceans", il collant nero, 50 denari, nasce dalla partnership fra Csp International, distributore mantovano del famoso marchio amato dal pubblico femminile, e il gruppo bergamasco Radici, leader nella produzione di poliammidi, fibre sintetiche e tecnopolimeri per il tessile, 3.100 dipendenti, 1.094 milioni di fatturato.

Nei loro laboratori ha visto la luce Repetable, filato in poliestere frutto di riciclo del pet scelto dal partner per il nuovo prodotto. "Stiamo incrementando l’uso di materie prima da recupero senza rinunciare alle performance delle nostre soluzioni – spiega il presidente Angelo Radici – L’obiettivo è soddisfare donne attente e sensibili alle tematiche ambientali". Una risposta innovativa alla domanda crescente di consumi responsabili. Il business del futuro. L’intreccio ha superato una durissima selezione e alla fine l’ha spuntata anche grazie al fatto che "viene tinto in massa consentendo un ulteriore risparmio di acqua ed energia elettrica impiegate nella lavorazione".

"Il ciclo produttivo è concentrato nel Mantovano, così garantiamo la tracciabilità dell’intero percorso – aggiunge Carlo Bertoni, amministratore delegato di Csp – Abbiamo sempre puntato sulla qualità, l’ecoinnovazione è una rotta che seguiamo da tanto. Con questa collaborazione tra due aziende familiari, fortemente radicate sul territorio, ma con una dimensione internazionale, nasce una filiera lombarda concentrata fra le nostre due province".

Il collant, tipico acquisto di impulso, un tempo simbolo di emancipazione femminile, ora diventa uno scudo per difendere la natura. Una missione richiesta soprattutto dalle giovanissime, alla ricerca di capi comodi e amici dell’ambiente. Estetica ed etica dettano la linea anche degli affari sulle passerelle. Il lusso e il fashion sono stati i primi a fare propria la svolta. Ma anche nell’ex distretto mantovano della calza ci si misura con le nuove sfide del mercato. Il 90% dei collant venduti nel Paese arriva ancora da qui. E adesso l’economia circolare ha un nuova bandiera.