FEDERICA PACELLA
Economia

La frenata dell’industria, in Lombardia più cassa integrazione: le imprese tagliano i salari

Nei primi otto mesi le ore autorizzate sono cresciute del 39% rispetto al 2023. Incremento record ad agosto: +96%. Il sindacato: aumentano quelle utilizzate

Aumento delle ore di cassa integrazione

Aumento delle ore di cassa integrazione

Brescia – Ore di cassa integrazione in aumento, non solo quelle autorizzate, ma anche quelle realmente impiegate dalle aziende. Ed è proprio questo aspetto quello che più preoccupa, sia come indicatore dell’andamento dell’economia (soprattutto nella siderurgia, fonderie, metallurgia) ma anche per l’impatto che la riduzione dello stipendio ha sui singoli lavoratori. I dati sulle ore autorizzate sono quelli dell’Inps, con aggiornamento al 31 agosto. Nei primi 8 mesi del 2024, in Lombardia le ore autorizzate per la cassa ordinaria sono il 39% in più dello stesso periodo del 2024; +96% l’incremento solo ad agosto. In leggero calo la straordinaria (-66,05% da gennaio ad agosto, - 20% ad agosto), mentre aumenta del 75% quella in deroga e del 44,37% il ricorso al fondo di solidarietà.

Tra le province lombarde, considerando il mese di agosto, solo Bergamo, Lodi e Pavia vedono una riduzione delle ore autorizzate. A Brescia, l’aumento è stato del 3%, sostanziale stabilità, a Como le ore autorizzate sono più raddoppiate, a Lecco si parla di un 150% in più, a Sondrio del 54%. Brescia è comunque al top della classifica, insieme a Varese, con oltre 1 milione di ore di cassa autorizzate solo ad agosto.

“I dati Inps – ricorda Antonio Ghirardi, Fiom Cgil Brescia – riguardano le ore autorizzate. Quello che vediamo noi è che crescono quelle realmente autorizzate. In media, viene usato il 30% dell’autorizzato, ma vediamo che la percentuale quest’anno è più alta”. La Fiom Brescia, grazie al suo osservatorio, ha già i dati di settembre e ottobre, che confermano l’aumento: a settembre sono stati coinvolti nella cassa ordinaria 7.732 dipendenti per 156 aziende bresciane della metalmeccanica, all’1 ottobre se ne sono aggiunge altre 49 con 3.833 dipendenti più 2 in straordinaria.

Cresce il ricorso al fondo di solidarietà bilaterale degli artigiani: 94 le aziende artigiane che lo hanno richiesto, con 599 dipendenti coinvolti. Tra i settori che più preoccupano, come era già emerso ad agosto, c’è quello della siderurgia. “Entro il 2024, in Italia, su circa 200 stampisti un buon numero subirà una tensione finanziaria più o meno grave e fatale. Perfino chi ha investito nel 4.0 soffre per la mancanza di flusso di cassa. Tale situazione, causata anche da fattori geo-politici, se non ci apriamo all’innovazione a tutti i livelli, non può essere risolta con la sola strategia del “tutto deve costare meno“ per tentare di raggiungere la competitività con i mercati asiatici”, commenta Corrado Patriarchi, membro del Comitato Tecnico della Pressocolata in Aim (Associazione Italiana di Metallurgia), alla direzione generale della CS Metal Europe di Bedizzole.