Rincari in bolletta per ospedali e Ats: ecco quanto pesano sulle nostre tasche

La media regionale segna un incremento di oltre il 55%: i “ritocchi” maggiori nelle Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, Spedali civili di Brescia e Sette Laghi di Varese

Trapianto in sala operatoria (Archivio)

Trapianto in sala operatoria (Archivio)

Milano – Bollette salate non solo per famiglie e imprese: la stangata è anche per tutto il settore della sanità. L’aumento dei costi energetici si è fatto sentire anche per le aziende sanitarie pubbliche, impattando di conseguenza sui bilanci delle Regioni e, indirettamente, sui contribuenti. Lo ha registrato Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che ha pubblicato un approfondimento sull’andamento dei costi energetici nelle aziende sanitarie Pubbliche di tutte le Regioni, tra il 2021 e il 2022, a supporto di Ministero della Salute e Regioni. Lo scenario è noto: in tutta Europa da fine 2021 si è registrato l’aumento del costo delle risorse energetiche, particolarmente rilevante nel 2022 a seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina e della spirale inflazionistica tuttora in corso. Per questo Agenas ha effettuato delle analisi sull’andamento dei costi energetici nelle Aziende sanitarie pubbliche, confrontando i dati 2022 e 2021 tra le Regioni e Province Autonome e a livello intra-regionale e fornendo una rappresentazione sintetica che prende in considerazione le spese di riscaldamento, le utenze elettriche e altre spese inerenti sempre gli aspetti energetici.

Com’è andata nelle Asst e nelle Ats della Lombardia? A livello complessivo, la spesa sanitaria relativa ai costi energetici del 2022 è aumentata complessivamente di 186.032.759, il 55,3% in più rispetto al 2021 e il 75,4% in più rispetto al 2019 (anno pre-pandemia). Il dato si traduce in circa 18,71 euro pro-capite in più per i lombardi, inferiore all’aumento medio nazionale di 23,98 euro. In termini assoluti di spesa pro-capite per l’anno 2022, invece, a fronte di una media nazionale di 54,33 euro, in regione Lombardia parliamo di 52,54 euro di spesa pro-capite per i costi energetici nelle aziende sanitarie pubbliche: una cifra considerevole se raffrontata ai 33,83 euro del 2021, ai 27,85 euro nell’anno di Covid ed ai 29,95 nel 2019. Entrando nel dettaglio delle singole Asst, se guardiamo al valore assoluto, le aziende che registrano un maggiore incremento legato ai costi energetici sono l’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano (+19,7 milioni nel 2022 rispetto al 2021), l’Asst degli Spedali Civili di Brescia (quasi 16 milioni di euro in più), e l’Asst dei Sette Laghi di Varese (poco più di 14,1 milioni di euro in più in bolletta).

In termini di incremento percentuale, invece, le aziende che registrano l’aumento maggiore rispetto alla media regionale del 55,3% sono l’Asst di Crema (+153%), l’Asst Santi Paolo e Carlo (+129,3%) e l’Inrca – Presidio di Casatenovo a Lecco (+122,4% rispetto al 2021). Sopra l’aumento percentuale medio regionale ci sono anche l’Asst di Lecco (+83,2%), l’Asst di Monza (+58,4%), Asst Melegnano e della Martesana (+73,7%), Asst dei Sette Laghi (+69,5%), il Policlinico San Matteo di Pavia (+94,7%), la Fondazione Irccs ‘Istituto nazionale tumori’ di Milano (+115%), la Fondazione Irccs Ca’ Granda-Ospedale Maggi (+68,2%). In controtendenza ci sono Asst Valle Olona (provincia di Varese) e Asst Fatebenefratelli Sacco, che hanno avuto una bolletta stabile, leggermente inferiore rispetto a quella del 2021. Tra le Ats, l’incremento in valore percentuale più salato è arrivato all’Ats della Brianza (+116%).

L’Agenzia presieduta da Enrico Coscioni chiarisce che il lavoro "esula da valutazioni su politiche regionali di efficientamento energetico o su variabili di contesto che possano aver influenzato l’andamento rappresentato, trattandosi essenzialmente di una fotografia dei dati registrati nei conti economici degli anni di riferimento". Inoltre, ricorda che "il legislatore ha previsto per l’anno 2022 finanziamenti per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale al fine di contrastare gli effetti dell’aumento dei prezzi delle fonti energetiche".