FABRIZIO PONCIROLI
Cultura e Spettacoli

L'attuale voce di Topo Gigio: "Mi tremano i baffi"

Dal dolore per la scomparsa del maestro Guido Stagnaro alla passione per un lavoro magico, il doppiatore Claudio Moneta si racconta

Claudio Moneta

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Milano, 24 febbraio 2021 - Con la scomparsa di Guido Stagnaro se ne è andato un altro pezzo della storia di Topo Gigio. Il fenomenale doppiatore Claudio Moneta è l’attuale voce ufficiale dell’iconico personaggio creato nel lontano 1959 ma ancora protagonista sugli schermi italiani, anche se in una veste più moderna. Claudio, come ha preso la notizia della morte di Guido Stagnaro? "Dispiaciuto per la perdita di un altro pezzo di una squadra fantastica, quella che ha dato vita al personaggio Topo Gigio. Lo dico senza retorica, sono riusciti a dar vita ad un personaggio che vive oltre il tempo. I nomi? Da Maria Perego a Domenico Modugno, passando per Guido Stagnaro e tutti coloro che hanno partecipato a quel meraviglioso progetto di cui oggi vediamo ancora i frutti". Che ricordi ha del Topo Gigio prima versione? "Ricordo tutto. Come parlava, come si muoveva, i particolari del suo modo di essere. Chiunque ha avuto modo di vederlo, è come se lo conoscessimo da sempre. Sappiamo tutto di lui, è un personaggio davvero magico". Lei è la voce ufficiale dell’ultimo Topo Gigio, protagonista di nuove avventure animate… 

"Quando mi hanno chiamato per doppiare Topo Gigio, ho avuto a disposizione una quantità impressionante di materiale per studiarlo meglio. Inizialmente volevo mantenere certi meccanismi classici del personaggio ma, alla fine, anche Topo Gigio si è adattato ai tempi di oggi". In che senso? "Il Topo Gigio di oggi è pensato per una nuova generazione. Nelle sue avventure, ha degli amici al fianco. Anche le musiche sono state modificate. Pure il modo di parlare è diverso, più in linea con il gergo dei ragazzi di oggi. Tuttavia, è sempre Topo Gigio. I nuovi autori sono stati molto abili a renderlo più attuale, senza perdere la vera anima del personaggio". In cosa ha ritrovato il Topo Gigio della sua infanzia? "In molte situazioni. Nella tenerezza che l’ha sempre contraddistinto. C’è un episodio in cui deve fare un regalo e lui decide di regalare un bottone perché si sente di farlo, come fosse un bimbo che vuole dare qualcosa di sé ad un amico. E poi, particolare significativo, ha sempre la sua casettina, il suo lettino, proprio come quando ci divertiva al fianco di Raffaella Carrà". Ha avuto difficoltà nel dare voce a Topo Gigio? "All’inizio cercavo di stare nei tempi del Topo Gigio classico, ma come si dice in gergo, andavo lungo… Ho capito che dovevo adattarmi ai nuovi ritmi ma senza snaturarlo". E’ uno dei doppiatori più apprezzati. Da Spongebob a Goku... "Amo il mio lavoro, sono pignolo, cerco di farlo bene. E, forse grazie alla mia incoscienza innata, non sento la pressione nel doppiare personaggi tanto noti al grande pubblico".