
È il remake di una retrospettiva di 46 anni fa, “Design Process Olivetti 1908-1978”, la mostra che s’inaugura stasera...
È il remake di una retrospettiva di 46 anni fa, “Design Process Olivetti 1908-1978”, la mostra che s’inaugura stasera all’Adi Design Museum dove resterà fino all’8 febbraio, realizzata in collaborazione con l’Archivio storico di Ivrea. “Olivetti. Uomini, progetti e prodotti” è il titolo dell’esposizione curata da Maurizio Navone che ha riallestito un estratto della retrospettiva del ’7, recuperando il modello espositivo disegnato da Hans von Klier (un parallelepipedo a base trapezoidale in cartone) per il percorso. Sulle pareti è stampata parte del catalogo della mostra originale, mentre i principali prodotti olivettiani creati dal 1950 al ’78 saranno raccontati attraverso interviste ai protagonisti.
E dunque ecco le invenzioni meccaniche di Natale Capellaro; la voce di Gastone Garziera (del gruppo di Pier Giorgio Perotto) che narra la nascita del primo personal computer da tavolo “P101”; la “Divisumma 18” e il metodo per vendere una macchina da calcolo che doveva competere con i primi prodotti digitali della Texas Instruments; lo sviluppo della Serie 45, con Albert Leclerc; i racconti di Roberto Pieracini sulla Valentine, e fotografie non convenzionalil della leggendaria macchina da scrivere disegnata da Ettore Sottsass nel 1968; la storia di George Sowden e le sue ricerche sulle macchine elettroniche, fino al progetto del sistema L1. I quattro progetti scelti da Navone per rendere, mediante slittamenti concettuali, la capacità del pensiero olivettiano di attraversare i tempi sono ’agenda Olivetti progettata da Enzo Mari, illustrata con opere di Diego Perrone, il redesign del posacenere di Giorgio Soavi, la reinterpretazione della lampada della serie Spazio di BBPR, e un side board ritagliato intorno al multiuso della Serie 45 di Olivetti Synthesis.