Chick Corea, Gogol Bordello e Melody Gardot

Stasera Graham Nash, il ragazzino inglese degli Hollies che poi andò in California per il primo supergruppo della storia del rock

Chick Corea

Chick Corea

Milano, 5 luglio 2018 - Stasera Graham Nash, il ragazzino inglese degli Hollies che poi andò in California per il primo supergruppo della storia del rock, CSNY. Mi ricordo i 45 giri degli Hollies e gli album americani. E “Trent’anni senza andare fuori tempo” (Enzo Jannacci, cit.) è un biglietto da visita credibile anche per questo Festival di Villa Arconati-FAR, il progetto culturale più ampio, curioso e longevo di Milano e dintorni. Identità di territorio spesa da Dario Zigiotto per l’anteprima jazz dedicata a Mario Panzeri, il “paroliere” di “Grazie dei fiori”, “Maramao perché sei morto?”, “Pippo non lo sa”, “Papaveri e papere”, “Casetta in Canadà”, “Nessuno mi può giudicare”, “Fin che la barca va”. Seguo la cronologia fino all’11 luglio con Noa & Band, in collaborazione con Emergency.

Non perdete il 16 luglio Chick Corea e la sua Akoustic Band, con John Patitucci al contrabbasso e Dave Weckl alla batteria. La dilatazione del suo mondo pianistico con l’interplay dello storico trio. Gogol Bordello portano il 18 la loro instabile creatività e follia gipsy punk cabaret con la regia del musicista ed attore Eugene Hütz. Consigliabili il 20 i Baustelle con la seconda parte di “L’amore e la violenza” e quegli elettrici chiaroscuri rock d’autore. Il 23 luglio arriva la mia preferita, Melody Gardot, cantautrice americana fra Parigi, Brasile e jazz, sopravvissuta con eleganza a un terribile incidente stradale, qualche album davvero bello e cinque milioni di copie vendute. Da non perdere.