Tutte le regioni a rischio basso, Italia fra la zona gialla e bianca

Solo la provincia autonoma di Bolzano fa registrare un'allerta di resilienza

Milano pensa alla zona bianca

Milano pensa alla zona bianca

Tutte le regioni e le province autonome a rischio basso e tutte con un Rt medio decisamente inferiore a quell'1 che, se raggiunto, farebbe tremare le vene dei polsi a tutti gli italiani. Quella del venerdì è tradizionalmente ormai da mesi la giornata nella quale vengono prese le decisioni principali per la vita quotidiana di milioni di cittadini e da qualche settimana è anche una giornata nella quale finalmente giungono buone notizie. Anche oggi il monitoraggio dei dati da parte della cabina di regia dà conto di una situazione in miglioramento su tutta l'Italia: nessuna regione o provincia autonoma fa registrare molteplici allerte, l'unica ad avere una allerta di resilienza è quella di Bolzano. "Si osserva un'ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.565 vs 19.619 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (41,9% vs 40,3% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% vs 38%). Infine, il 19,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. l tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (19%). Con una diminuzione nel numero di persone ricoverate, che passa da 2.056 a 1.689": questo è quanto emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. "Questa settimana abbiamo il primo dato effettivo dopo le riaperture e direi che sta andando bene" esulta il virologo Fabrizio Pregliasco, che però si rivela cauto: "Speriamo che rimanga così dal punto di vista della progressione e che il colpo di coda da parte del coronavirus davvero non ci sia in seguito al maggior numero di contatti che le aperture stanno determinando".  

Questi miglioramenti nei dati che cosa potrebbero rappresentare in concreto? Con dati così incoraggianti, da lunedì tutta l'Italia dovrebbe essere in zona gialla. Per non parlare del fatto che dal primo giugno Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise andranno nella tanto agognata zona bianca. Ovvero nella zona dove la normalità pre-covid non è più un miraggio, le attività sono aperte e il coprifuoco non esiste. Il 7 giugno sarà la volta di Abruzzo, Veneto e Ligura.