Truffe agli anziani, sgominata una banda: arresti e perquisizioni a Milano e Brescia

Nel capoluogo lombardo era stata "installata" anche la base per la ricettazione degli oggetti trafugati

Carabinieri in una foto di repertorio

Carabinieri in una foto di repertorio

Milano, 24 giugno 2019 - I carabinieri hanno smantellato un sodalizio criminale, con base a Napoli, dedito principalmente a truffe ad anziani residenti nel Nord e Centro Italia. La banda offriva la vendita di pepite e lingotti d'oro, sostanzialmente falsi. La prima piccola pepita esibita al 'Compro oro' o al commerciante di preziosi risultava essere buona ma, una volta concordato il prezzo per la fornitura, venivano fornite partite di oggetti solo rivestiti d'oro, con una consistente quota interna in ferro o acciaio. Una parte di questi episodi sono anche avvenuti all'estero, in Marocco e Tunisia.

Nell'operazione di oggi, che ha visto l'impiego di oltre 100 militari dei comandi provinciali di Siena, Napoli, Milano, Brescia, Rimini e Pistoia, sono stati eseguiti a Napoli e Milano una decina di provvedimenti cautelari, emessi dal gip del Tribunale del capoluogo senese. In otto casi, i carabinieri hanno fornito indicazioni preventiva ai colleghi per fermare gli autori del reato, tratti in arresto in flagranza o semi flagranza di reato. È stato individuato anche un importante canale di ricettazione in un appartamento di Milano, zona Crescenzago. Perquisizioni sono state effettuate anche a Brescia, Rimini e Pistoia nei confronti di ulteriori indagati. I reati contestati dalla procura di Siena - titolare dell'indagine - vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa o all'estorsione, alla truffa aggravata, al favoreggiamento personale o reale e alla ricettazione con riferimento ai singoli episodi.

Le indagini, condotte dal Nucleo investigativo di Siena, hanno preso spunto da alcuni episodi di raggiro avvenuti nel capoluogo senese nell'estate dello scorso anno. I militari hanno focalizzato la loro attenzione su numerose schede telefoniche risultate utilizzate nei singoli episodi di truffa e intestate a cittadini pakistani. Sono stati compiutamente ricostruiti oltre 50 episodi di truffa avvenuti in Siena, Perugia, Milano, Treviso, Gallarate (Varese), Domodossola, Bologna, Perugia, Torino, Treviso, Padova, Napoli, Tivoli (Roma) e Lugo di Romagna (Ravenna). La refurtiva parzialmente recuperata, costituita da gioielli e denaro, ammonta a circa 200 mila euro.