Trento contro la Lombardia sui rilasci di acqua dal lago d’Idro

Uno strascico della guerra: gli uffici della Provincia hanno segnalato alla Procura la decisione presa a luglio da Aipo e Regione, di abbassare il livello per salvare l’agricoltura

l lago d’ Iseo: un metro d’acqua sotto il livello minimo

l lago d’ Iseo: un metro d’acqua sotto il livello minimo

Brescia -  La siccità dell’estate 2022 continua a trascinarsi nello scontro fra istituzioni. La Provincia autonoma di Trento (PaT) ha, infatti, segnalato alla Procura la decisione di Regione Lombardia e AIPo di abbassare il livello del lago d’Idro fino a 366,7 metri slm, in deroga rispetto al livello minimo di 367,2 metri. La vicenda, ricostruita nella risposta dell’assessore della PaT Mario Tonina all’interrogazione del consigliere del M5S Alex Marini, parte a metà giugno con una prima richiesta fatta dal mondo agricolo alla Prefettura di Brescia per chiedere di abbassare il livello dell’Eridio (la proposta era di un metro). L’1 luglio, in effetti, la Regione Lombardia ha informato la PaT di questa esigenza, per poter garantire l’irrigazione. Nella conferenza dei servizi del 7 luglio, convocata dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo), da Trento sarebbe arrivato il parere negativo, perché l’abbassamento del lago avrebbe potuto danneggiare il biotopo “Lago d’Idro”, area naturale protetta del Trentino-Alto Adige.

Il prelievo è comunque avvenuto e ha portato il livello del lago mezzo metro sotto il minimo. Una eccezione che, secondo la legge quadro sulle aree protette (che ha recepito la direttiva 92/43/Cee) e la legge della PaT potrebbe portare a sanzioni, se fossero accertati danni (per ora non risultano). Proprio alla luce di queste norme, da Trento è partita la segnalazione in Procura. "L’AIPo ha la funzione di regolazione del lago d’Idro – replica l’Autorità interregionale per il Po - su incarico della Regione Lombardia. Per fronteggiare la drammatica situazione della eccezionale siccità 2022 ha indetto una procedura urgente per raccogliere i pareri degli enti competenti e interessati, secondo le indicazioni dell’Autorità di Bacino.

Anche la Provincia di Trento ha assunto una posizione responsabile e collaborativa per il superamento di quella emergenza. AIPo ha assunto gli atti necessari secondo le attribuzioni affidatele dalla Regione". Soddisfatto, invece, il presidente della Federazione del Chiese, Gianluca Bordiga, per l’azione della Pat "in difesa del lago d’Idro, rimasto senza deflusso ecologico dal 16 al 28 luglio". Per Bordiga, prima di dare il via all’abbassamento, si doveva attendere il parere della figura giuridica preposta alla tutela del Biotopo del lago. "La guerra dell’acqua è iniziata – sintetizza Filippo Grumi, comitato Gaia di Gavardo -. Serve una gestione unitaria per tutti quei corsi d’acqua che attraversano più realtà amministrative che però dovrebbero rinunciare al proprio orticello".