REDAZIONE CRONACA

Torre del Greco, bimbo di 2 anni trovato morto in mare. Interrogata la madre

I rilievi sono proseguiti per tutta la notte fra domenica e lunedì. Poco prima della scoperta sembra sia stata bloccata una donna che voleva gettarsi in acqua

I rilievi dei carabinieri sul luogo della scoperta del cadavere

Torre del Greco (Napoli) - Tragedia in Campania. Il corpo senza vita di un bambino di 2 anni e mezzo è stato trovato nelle acque di Torre del Greco ieri sera, domenica 2 gennaio, verso le 22.30. Il piccolo sarebbe annegato. Ancora oscura la dinamica e le cause dell'accaduto. Sul posto, dopo la segnalazione riguardante il piccolo cadavere in mare, sono accorsi i carabinieri. I rilievi sono proseguiti per tutta la notte.

Si vagliano tutte le piste. Secondo i media locali i militari dell'Arma starebbero lavorando sull'ipotesi che il bambino sia stato gettato in acqua dalla madre, che poi avrebbe tentato il suicidio, venendo fermata da qualcuno. E' questa, comunque, solo una delle piste al vaglio in questo momento.

Nel corso della mattinata si sono saputi nuovi dettagli sul drammatico episodio. Il luogo del ritrovamento, innanzitutto. Il cadavere è stato avvistato nella zona della Scala, a ridosso dell'area portuale della città vesuviana. C'è poi un dettaglio su cui si stanno concentrando gli investigatori. Stando a una prima ricostruzione, infatti, il bambino sarebbe stato notato in acqua dopo che alcuni presenti avevano bloccato una donna che minacciava di suicidarsi. Una versione che, comunque, non ha ancora trovato conferma ufficiale.

La madre sentita dagli investigatori

Alcuni presenti a questo punto si sarebbero tuffati in acqua per recuperare il piccolo: è stato riportato a riva ma i soccorsi sono stati inutili. Gli accertamenti, comunque, sono ancora in corso per dare sostanza a questa prima ricostruzione dell'accaduto. 

In queste ore, intanto, i militari e il pm della Procura di Torre Annunziata di turno al momento dell'accaduto stanno ascoltando la madre e alcune persone che erano presenti sul posto e che hanno notato la presenza del bimbo in acqua, nella zona della Scala, non distante dagli ex Molini Meridionali Marzoli. Ancora da confermare la circostanza secondo cui la madre sarebbe stata trovata sul posto mentre veniva segnalata la presenza del bimbo in mare, e che sarebbe stata bloccata dai presenti poiché minacciava di suicidarsi. Successivamente, nella mattinata, è stato ascoltato anche il padre del bimbo.

I provvedimenti di sequestro

Sempre in mattinata la salma del piccolo è stata posta sotto sequestro e ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Un atto dovuto, in attesa di conoscere gli esiti delle indagini sul caso e per capire se sulla morte del piccolo possa esserci qualche responsabilità della madre. Gli inquirenti hanno disposto anche il sequestro della parte della spiaggia che si trova davanti la lingua di mare dove è stato recuperato il corpo senza vita del piccolo. Nella zona, intanto, qualcuno ha piantato una croce di legno, omaggio alla vittima della terribile tragedia.