Smog, Lombardia da bollino rosso. Ora i micro-inquinanti fanno davvero paura

Negli ultimi dieci giorni solo a Sondrio la concentrazione di Pm2,5 è rimasta nei limiti chiesti dall’Oms: Cremona, Bergamo e Milano le tre province con i valori più elevati

Allerta smog in tutta la Lombardia

Allerta smog in tutta la Lombardia

Milano - I “giorni della merla“ portano a "scarso" l’indice di qualità dell’aria la pianura lombarda. Secondo le stime di Arpa Lombardia a pesare sono soprattutto le concentrazioni di Pm2,5, uno degli inquinanti atmosferici più insidiosi. Si tratta, infatti, di particelle di diametro inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro, capaci di penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano, raggiungendo non solo la trachea e le vie respiratorie superiori (come avviene per il Pm10) ma anche gli alveoli polmonari. Secondo l’Oms, il Pm2,5 non solo ha effetti nocivi sul sistema respiratorio e circolatorio, ma l’esposizione prolungata avrebbe legami con tumori, arteriosclerosi e potrebbe interferire con lo sviluppo neurologico nei bambini e sulle funzioni cognitive negli adulti.

A livello nazionale , la norma non prevede un limite giornaliero alle concentrazioni medie ma solo di un limite annuale di 25 microgrammi per metro cubo d’aria. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), nel 2021, oltre ad aver raccomandato come valore di riferimento annuale i 5 microgrammi, ha indicato la soglia giornaliera dei 15; non un obbligo di legge, ma un criterio di salvaguardia della salute. Negli ultimi 10 giorni, tra i capoluoghi lombardi, solo Sondrio è rimasto sotto tale soglia media giornaliera. Se il Pm10 è rimasto in genere sotto la soglia limite di legge, per il Pm2.5 si va dalla media più bassa di Sondrio (13,5 microgrammi per metro cubo) ai valori più elevati di Cremona (25), Bergamo (24,4 ) e Milano (24)

. Nella sola giornata del 29 gennaio, Cremona ha toccato come media giornaliera i 41 microgrammi per metrocubo, Pavia i 37, Bergamo i 33 come Lodi. Con l’aumento del Pm2,5, cresce anche la concentrazione del Pm10, che negli ultimi giorni si sono avvicinati al limite dei 50 microgrammi, superandolo nelle zone tra Pavia, Lodi e Cremona. Va detto che, secondo i dati sulla qualità dell’aria in Lombardia 2022, forniti da Arpa, per quanto riguarda il Pm2,5 il 97% delle stazioni ha rispettato il valore limite sulla media annuale (nel 2021 era il 93%), i livelli di biossidi di azoto (NO2) sono risultati tra i più bassi di sempre.

Per il Pm10 per il settimo anno dal 2014 (con le eccezioni del 2015 e del 2017) in tutte le stazioni del territorio regionale è stato rispettato il valore limite sulla media annua di 40 microgrammi per metrocubo, confermando una situazione migliore rispetto a quella del decennio precedente. Guardando ai singoli territori, l’analisi dell’assessorato regionale all’Ambiente parla di "una situazione in miglioramento, con l’eccezione di Bergamo (in peggioramento) e di Milano (stabili)".