
In corsia (foto d'archivio)
Milano, 29 giugno 2015 - Il primo passo per la riforma del sistema sanitario regionale è stato compiuto. La commissione consiliare Sanità ha infatti approvato la prima parte del testo riguardante la governance del sistema. La maggioranza ha votato a favore della divisione in due del progetto di legge. Una prima parte, quella approvata, andrà in aula a luglio. La seconda parte - contenente gli articoli della riforma sugli aspetti più tecnici, come per esempio il rapporto con le Università - potrebbe essere rimandata a dopo l’estate.
Durante la seduta è stato approvato anche un allegato al testo che disegna la nuova ‘geografia’ della sanità regionale, a partire dal superamento delle attuali 15 Asl, sostituite da 8 Ats (Agenzie per la tutela della salute) che presiederanno delle nuove macroaree. Su questo voto la maggioranza si è divisa: si sono astenuti i consiglieri di Forza Italia e di Fratelli d’Italia, lasciando aperta la possibilità di cambiamenti in vista della discussione nell’aula del consiglio regionale. I gruppi di opposizione (Pd, Patto civico e M5S) hanno abbandonato i lavori della commissione in segno di protesta sia sul metodo sia sul merito dei testi approvati. Ora questa prima parte della riforma andrà al vaglio della commissione consiliare bilancio, che dovrà esprimersi tra questo mercoledì e il successivo.
“Oggi la commissione Sanità del consiglio regionale ha approvato la riforma sanitaria. Sono molto soddisfatto di questo; c’è l’intesa della maggioranza tranne l’astensione di Forza Italia sull’allegato che riguarda l’organizzazione territoriale, su cui ci sono opinioni diverse ma, rispetto al resto, è una cosa minima. E’ una riforma che riduce i costi: con la stazione unica appaltante Arca risparmieremo 400 milioni che saranno reinvestiti nel sistema socio sanitario”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione della Giunta. “La riforma arriverà in aula a metà luglio - ha concluso Maroni -. L’intesa è di approvarla definitivamente entro fine luglio o, al massimo, nella prima settimana di agosto, per essere pronti a dare attuazione a partire dalla ripresa autunnale. E’ stato un lavoro intenso, difficile e faticoso ma ci siamo riusciti”.