Variante Omicron 2: quanto è contagiosa? E' più pericolosa? Cosa sappiamo su BA.2

E' arrivata anche in Italia, sequenziata in 9 regioni: Bassetti: Andiamo verso una circolazione contemporanea di Omicron 1 e 2

Milano 29 gennaio 2022 - Omicron 2, la sottovariante del ceppo virale di Covid si sta diffondendo negli ultimi giorni in tutto il mondo. La 'sorella' di Omicron, lignaggio BA.2 della variante del coronavirus sarebbe in grado di diffondersi più velocemente dell'originale, che già era il virus a più rapida diffusione della storia. I dati preliminari danesi suggeriscono che BA.2 sia 1,5 volte più contagiosa rispetto al classico sottotipo di Omicron. Uno dei Paesi che monitora di più le mutazioni del coronavirus, la Danimarca, ha rilevato una crescita esplosiva di BA.2 che è diventata dominante in poche settimane. BA.2, ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza "non è molto diversa nelle caratteristiche da Omicron 1". Non è l'unica "sorella": ci sono anche BA.1 e BA.3, come indicano le grandi banche dati che immagazzinano le sequenze del virus SarsCoV2, come NextStrain e Gisaid, tanto che alcuni esperti parlano di una "versione ipermutata" del virus SarsCoV2, come fa il fondatore dell'Istituto Scripps, Eric Topol. Per Tom Peacock, dell'Imperial College di Londra, "è improbabile che la BA.2 generi una nuova ondata": piuttosto potrebbe far increspare l'ondata attuale o rallentare la discesa della curva epidemica. Ma dove è nata la variante Omicron 2? Quali sono i sintomi? Ecco cosa sappiamo fino a ora.

I sintomi della variante Omicron
I sintomi della variante Omicron

Bassetti: si va verso doppia circolazione di Omicron 1 e 2

"I dati della Danimarca che è oggi il Paese del mondo con una maggiore circolazione della variante Omicron 2 ci dicono che a fronte di un aumento del 50% della circolazione del virus si è assistito a una riduzione del 60% delle ospedalizzazioni". Lo sottolinea l'infettivologo genovese Matteo Bassetti in un punto stampa. "Omicron 2 è una variante più contagiosa rispetto a Omicron 1 ma certamente meno patogena soprattutto a livello polmonare - aggiunge Bassetti -. Andiamo verso una circolazione contemporanea di Omicron 1 e 2: dal punto di vista clinico non c'è una grande differenza, siamo di fronte a malati con un quadro meno grave rispetto a Delta".

Le tre versioni di Omicrom

Delle tre versioni della Omicron, la BA.1 è la più diffusa: nei Paesi in cui è arrivata, ha rapidamente messo da parte le varianti preesistenti. È accaduto anche in Italia, dove la Omicron ha sostituto la Delta e al 17 gennaio aveva una prevalenza stimata al 95,8% (con un margine di incertezza fra l'83% e il 100%) secondo l'indagine rapida condotta da Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, con i laboratori regionali e la Fondazione Bruno Kessler. Identificata a metà novembre in Sud Africa, Botswana e Hong Kong insieme al ceppo originario della famiglia Omicron (B.1.1.529), a metà dicembre la BA.2 è stata segnalata in India e poi nelle Filippine, Singapore e Giappone. Ha raggiunto l'Europa, dove le sequenze sono state identificate in alcuni Paesi scandinavi, fra i quali la Danimarca, in Gran Bretagna e in Germania.

In Italia

L'Italia è entrata adesso fra i Paesi nei quali la BA.2 è presente, con le due sequenze ottenute nel Laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino di Genova. "È stata segnalata in 9 regioni", ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, La ricostruzione delle sequenze da parte della banca dati Nexstrain indica che le tre varianti della famiglia Omicron sono diverse fra loro quanto la Omicron lo è rispetto alle altre varianti comparse finora, come Delta, Alfa o Beta. Quali conseguenze possa avere sull'andamento della pandemia un virus così mutevole non è al momento possibile dirlo; è chiaro solo che il virus SarsCoV2 ha una grande capacità di generare nuove varianti.

Lo "scontro"

I dati genetici indicano che la BA.1 è la sotto-variante più diffusa; BA.2 lo è un po' meno, ma in alcuni casi ha preso il sopravvento sulla BA.1: è accaduto in Danimarca, Nepal e Filippine, ma non in India e in Gran Bretagna; la BA.3 non è ancora diffusa, con qualche centinaio di sequenze finora depositate. I dati indicano poi che le tre sotto-varianti si sono separate dalla Omicron nel marzo 2021: prima sono comparse BA.1 (con 20 nuove mutazioni rispetto alla Omicron originale, 13 delle quali uniche) e la BA.2 (con 27 nuove mutazioni, 10 delle quali uniche e nessuna comuna alla BA.1); da BA.2 si è poi differenziata BA.3 (13 nuove mutazioni, 1 unica, 5 comuni alla BA.1 e 7 comuni alla BA.2) 

La diffusione

La segnalazione dei primi casi di Omicron 2 in Europa risalgono a fine dicembre - inizio gennaio nei Paesi Scandinavi, in particolare in Danimarca, per poi diffondersi a Germania e Inghilterra. Ieri è poi giunta alle porte dell''Italia con un caso segnalato In Slovenia è stato confermato, nel nordest del Paese dove successivamente sono stati confermati altri due casi. 

E in Italia?

La variante Omicron 2, in Italia, è stata sequenziata per la prima volta in Liguria su tamponi processati al Policlinico San Martino di Genova. Sono due i casi accertati, uno dopo il sequenziamento di routine al San Martino, il secondo invece è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, che coinvolge il laboratorio di Igiene diretto dal professor Giancarlo Icardi. Un'indagine rapida condotta dall'Iss e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, ha quindi evidenziato che la sottovariante di Omicron Ba.2 è presente in nove regioni italiane, ed è pari all'1% delle sequenze classificate come Omicron. Oltre che in Liguria, è stata infatti segnalata in Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana.

Omicron, le faq dell'Istituto superiore di sanità