Omicidio di Yana, l’auto nel fango e la telefonata di Dumitru: "Ho fatto una cavolata"

Inchiesta sulla 23enne scomparsa, in carcere l’ex fidanzato. L’uomo visto nei boschi di via Albana con la coupé in panne Il contadino-testimone: "Ha chiesto aiuto a mio nipote"

Dumitru Stratan

Dumitru Stratan

Castiglione dello Stiviere (Mantova) - Due auto nello stesso posto, a pochi metri di distanza: la 500 bianca di Yana Malayko, ucraina di 23 anni, che sarebbe stata uccisa ma che rimane un corpo da ritrovare, e la Mercedes Coupé dell’ex fidanzato Dumitru Stratan, 33 anni, moldavo, suo presunto e non confesso assassino, in carcere a Mantova per omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Il mistero di una telefonata, le 8 di venerdì mattina. La dipendente di un negozio è nel cortile del grande condominio al numero 6 di piazzale della Resistenza a Castiglione delle Stiviere, il “grattacielo“ di dieci piani, con una cinquantina di appartamenti occupati da famiglie di varie nazionalità.

"Era andata – è il racconto del titolare – a buttare i rifiuti nei raccoglitori in cortile. Dumitru è sfrecciato come un missile con la sua auto, la Mercedes. A momenti la investiva. Non ha neppure accennato a un saluto, anche se si conoscono molto bene". La frazione Valle , via Albana. È l’area dove per l’intera giornata di sabato si sono concentrate le ricerche di Yana, perlustrando boschi e campagne anche con il georadar, scandagliando e facendo immergere i sub dei vigili del fuoco in un laghetto naturale, prosciugando un piccolo pozzo. Si inserisce qui la testimonianza di Guerrino Mutti, un coltivatore della zona. "Alle otto meno un quarto del mattino la Mercedes non c’era.

Dumitru Stratan e la sorella Cristina
Dumitru Stratan e la sorella Cristina

Alle otto e dieci mio nipote Stefano, che abita vicino a me, stava andando al lavoro a Castiglione delle Stiviere. Ha visto un uomo su un’auto che si sbracciava per chiedere di fermarsi. Era una Mercedes. Probabilmente si era impantanata mentre cercava di fare manovra per invertire il senso di marcia. Le ruote di dietro erano finite in un solchetto, dentro un campo arato. Ci sono ancora i segni delle gomme e i bastoni che avevano messo sotto le ruote per fare presa sul terreno inzuppato di acqua. Stefano è salito sulla Mercedes e l’altro spingeva. Non sono riusciti. Mio nipote ha detto all’altro di venire da me in cascina, ma io non ho visto nessuno. Sono passato alle 12.30. La Mercedes era ancora lì e la 500 non c’era ancora. Verso le tre e mezzo del pomeriggio ho visto del movimento lì in fondo. C’erano i carabinieri. Non ho visto più la Mercedes, ma c’era la 500 bianca, parcheggiata subito dopo la curva, in parallelo al fosso, con il muso in direzione di casa mia".

Non si sa in quale momento di questa giornata convulsa ci sarebbe stata anche una telefonata di Dumitru alla sorella Cristina: "Ho fatto una cavolata". Cristina ha avvertito i carabinieri. Ma subito tutto è ripiombato nel buio perché l’uomo si è trincerato dietro la negazione più assoluta. Fatti che trascinano un grappolo di ipotesi e di possibili ricostruzioni. Dumitru Stratan, che non sopportava la fine della relazione, avrebbe ucciso la fidanzata nell’appartamento della sorella Cristina (Cri-Cri per gli amici, come Dumitru era Dima), proprietaria del bar Event Coffee dove lavora Yana.

L'auto di Dumitru incagliata nel fango
L'auto di Dumitru incagliata nel fango

Sono i locali, oggi sotto sequestro, all’interno 15 del quarto piano del “grattacielo“ di Castiglione. Lo stesso alloggio dove Dumitru è vissuto per un certo periodo con la sorella e dove Cristina aveva accolto l’amica Boni (il soprannome affettuoso di Yana), dopo che si era infranto il legame con il fratello e la loro convivenza, in compagnia di un cagnolino, in un piccolo condominio di via Walter Gnutti.

Il giovane moldavo si sarebbe allontanato con tutta la fretta possibile alla guida della sua Mercedes. Lo avrebbe fatto (sempre una ipotesi) sotto la violenta emozione di quello che era appena avvenuto e perché vuole disfarsi del cadavere al più presto. In via Albana l’incidente. Sarebbe tornato a Castiglione, forse a piedi, e salito sulla 500 di Yana per fare ritorno alla località Valle a recuperare (come?) la sua auto. È fissata per questa mattina l’udienza di convalida del fermo di Dumitru Stratan con il gip Antonio Serra Cassano e il pm Lucia Lombardo. Sempre nella giornata di oggi riprenderanno le ricerche di Yana Malayko.