Olimpiadi Milano-Cortina, Malagò: "Va bene il logo attuale"

Primo incontro del comitato organizzatore al Pirellone. Cautela sul commissario

Olimpiadi Milano-Cortina

Olimpiadi Milano-Cortina

Milano, 18 febbraio 2020 -  Primo incontro, per il momento ancora informale, del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026, ieri pomeriggio al Pirellone, eletto a sede del comitato organizzatore dell’evento a cinque cerchi. Fissata a lunedì prossimo alle 12.30, invece, la riunione per l’insediamento ufficiale, che segue il riconoscimento necessario nel frattempo arrivato dalla Prefettura. Presenti ieri al Pirellone il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, e l’amministratore delegato Vincenzo Novari oltre ai consiglieri nominati dagli enti locali (i Comuni di Milano e Cortina e le Regioni Lombardia e Veneto).

«Quello di oggi (ieri ndr) è stato un incontro soltanto conoscitivo – ha spiegato Malagò –. Dovevamo aspettare il riconoscimento della Prefettura e quindi i tempi tecnici per quello che riguarda gli aspetti formali. Nel frattempo, però, era doveroso incontrarci e vederci in faccia. Alcuni membri tra di loro non si conoscevano. Sono state date indicazioni di massima», ad esempio «sulla calendarizzazione del Consiglio d’amministrazione, i ruoli e alcuni aspetti da tener conto». Il riconoscimento del Prefetto è arrivato poco prima dell’inizio dell’incontro, ha anche precisato Malagò ma «dal momento dell’arrivo servivano, da Statuto, alcuni giorni per la convocazione e questo incontro era previsto da prima». 

Quindi ecco le parole di Novari: «Mi sono presentato agli altri consiglieri, la mia nomina verrà ratificata lunedì al primo Consiglio d’amministrazione. E allora mi pronuncerò anche sulla mia attività. Lunedì prossimo – ha promesso – sarò molto più chiaro». Anche da qui la risposta di Malagò a chi chiedeva se il logo delle Olimpiadi di Milano e Cortina cambierà o se resterà valido quello attuale, quello usato in fase di candidatura: «Fino a quando Novari non tira fuori qualche idea molto vincente su come si dovrà individuare il nuovo logo, ovviamente vale quello della candidatura, rimaniamo con quello – spiega il presidente del Coni –. Ho suggerito anche, non solo per risparmiare, di levare la parola “candidate“ e il logo va bene così come è». 

Un nodo ancora da sciogliere, e di non poco conto, è l’individuazione di un commissario o l’attribuzione di poteri commissariali al manager che guiderà l’Agenzia governativa che gestirà appalti e infrastrutture per l’evento. A tal proposito, dopo le dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane dallo stesso Malagò ma anche da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, c’è la chiara volontà di non indispettire il Governo e di evitare invasioni di campo. Malagò ha quindi ricordato che la decisione è di competenza statale e si è limitato a riferire quanto segue: «So che stanno facendo valutazioni governative per decidere se questa sarà una figura di amministratore o di commissario», ha riferito. Nella legge olimpica, a differenza di quanto ci si aspettasse, non vi è un via libera all’istituzione di poteri e figure commissariali. Certo è, invece, che nella governance dei Giochi di Milano e Cortina non ci sarà la distinzione tra Olimpiadi e Paralimpiadi, a differenza di quanto accaduto a Torino nel 2006. E a questo punto, ha notato Luca Pancalli, «sarebbe bello avere un logo unico che rappresenti sia i Giochi olimpici sia i Giochi paralimpici del 2026».