Torino, addio a Lorenzo Mondo: studioso del Novecento, scoprì inediti di Fenoglio e Pavese

Responsabile delle pagine culturali e vicedirettore della "Stampa", è morto a 91 anni alle Molinette: aveva fatto di "Tuttolibri" il più importante supplemento letterario

Lorenzo Mondo, intellettuale torinese scomparso a 91 anni (foto La Stampa)

Lorenzo Mondo, intellettuale torinese scomparso a 91 anni (foto La Stampa)

Torino - Addio a Lorenzo Mondo, giornalista, critico letterario e scrittore che ha saputo unire in maniera mirabile letteratura e giornalismo, autore di significative indagini letterarie sul Novecento italiano, che lo hanno consacrato come uno dei maggiori studiosi degli autori piemontesi Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. A lungo responsabile delle pagine culturali e vicedirettore della "Stampa", è morto all'età di 91 anni all'ospedale Molinette di Torino dove era ricoverato dalla fine di marzo.

Firma prestigiosa del giornalismo culturale, Mondo aveva fatto di "Tuttolibri" il più importante supplemento letterario, di cui è stato redattore capo dal 1976 al 1980.  Nato a Torino il 6 febbraio 1931, Lorenzo Mondo è stato allievo dell'italianista Giovanni Getto presso l'Università di Torino e si è presto dimostrato uno studioso attento della letteratura italiana contemporanea, la sua grande passione che ha sempre coltivato di pari passo alla professione giornalistica.

A lui si deve la scoperta di importanti inediti: il "Taccuino 1942-43" di Pavese e gli "Appunti partigiani: 1944-'45" di Fenoglio. E sempre di Fenoglio ha fatto conoscere due opere pubblicate postume, "Il partigiano Johnny" e "Una questione privata", che ritrovò tra le carte dopo la morte dello scrittore di Alba nel 1963.  È autore dei romanzi: "I padri delle colline" (Garzanti, 1988), "Il passo dell'unicorno" (Mondadori, 1991), "Il messia è stanco" (Garzanti, 2000; Premio Cesare Pavese) e "Felici di crescere" (Sellerio, 2020).

Come critico ha pubblicato la monografia "Cesare Pavese" (Mursia, 1961), "Natura e storia in Guido Gozzano" (Silva Editore, 1969) e "Questi piemontesi. Profili di scrittori italiani tra Otto e Novecento" (a cura di Mariarosa Masoero; Olschki, 2014). Si è occupato a lungo di Pavese: oltre alla scoperta del "Taccuino 1942-43", ha curato con Italo Calvino la prima edizione dell'epistolario "Lettere 1924-1950" (Einaudi, 1966). Con "Quell'antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese" (Rizzoli, 2006; ora Guanda, in una nuova edizione) ha vinto il Premio Grinzane Cavour.

Con sua opera, Mondo ha liberato la biografia di Pavese dalle incrostazioni propagandistiche e ideologiche.  Lorenzo Mondo ha raccolto le sue recensioni letterarie nei volumi: "Interventi sulla narrativa italiana contemporanea, 1973-76" (Matteo Editore, 1977) e "Letterature negli anni. La Stampa, 1977-1990" (La Stampa, 1991).