REDAZIONE CRONACA

Sui nostri treni si continua a rubare. Ma rapine e aggressioni sono in calo

Ora è la Seregno-Saronno la tratta più pericolosa della Lombardia, un anno fa era la Milano-Treviglio-Bergamo di Gabriele Moroni

Un agente della Polfer (Newpress)

Milano, 6 giugno 2015 - Quella del 22 marzo è una domenica di paura per una coppia di fidanzatini sedicenni in viaggio da Monza a Saronno sulla linea Seregno-Saronno. Sono in due a rapinarli, uno li terrorizza con un coltello. Si fanno consegnare i portafogli e dal ragazzo anche il cellulare prima di dileguarsi alla stazione di Ceriano Laghetto.

L’ultimo di una serie di sette rapine su quella che oggi viene considerata la linea più pericolosa della Lombardia, al punto che da gennaio a maggio la polizia ferroviaria ha effettuato 148 servizi, scortando 448 treni e impiegando 339 agenti. «Dallo scorso anno - dice Francesco Costanzo, direttore dell’ufficio secondo del compartimento Polfer della Lombardia - abbiamo intensificato i servizi sulle linee più a rischio. In quel momento la Milano-Treviglio-Bergamo era la più critica. Oggi l’attenzione maggiore dell’ufficio scorte, con il posto Polfer di Milano Bovisa e la collaborazione territoriale dei carabinieri di Desio, è concentrata sulla Seregno-Saronno, con un servizio fisso in divisa. Dopo quello dei due ragazzi rapinati non ci sono stati altri episodi»

Vita impegnativa, sacrificata per gli addetti di un Compartimento Polfer come quello lombardo che fino a un anno fa poteva contare su 560 agenti. Ha fatto quasi gridare al doppio miracolo l’arrivo di altre 30 unità che rimarranno in organico anche nel dopo Expo. Ne sarebbero state necessarie almeno un centinaio per controllare i 150 convogli di Trenitalia e i 2.160 del trasporto regionale di Trenord che ogni giorno percorrono i 1.660 chilometri di linee. Lavoro oscuro, da militi ignoti, che sta producendo risultati. Nel primo semestre del 2014 i furti a bordo treno e nelle stazioni sono stati 187, le rapine 42. Nel 2015 i furti sono scesi a 165, le rapine a 42.

Il furto rimane il reato ferroviario per eccellenza, con 753 denunce nel 2014, 350 in stato di arresto. Su 108 arrestati Polfer a Milano e provincia dal primo gennaio di quest’anno al 26 maggio, 41 sono stati per furto, 13 per tentato furto, 12 per rapina, 15 in esecuzione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, 9 per spaccio. Cinque rumeni sono stati bloccati a Casorate Primo: avevano in auto 890 chilogrammi di rame rubato visto che il rame viene rivenduto al mercato nero a 4 euro al chilo.

Le aggressioni al personale. Un fenomeno vistoso e sentito, tanto che pochi giorni fa i sindacati dei trasporti hanno incontrato Trenitalia e Protezione aziendale per chiedere più impegno, più prevenzione, più scorte. In Lombardia, dall’inizio dell’anno, le aggressioni sono state 9 (Treviglio Cremona, Malpensa Express, Milano Cadorna, Milano-Bergamo, Cremona-Treviglio, due ai tornelli di Milano Centrale) e di 6 sono stati identificati gli autori. Un decremento, secondo la polizia, del 75 per cento. Concorda ma lancia un richiamo Francesco Ferrante, segretario per la Lombardia della Fit Cisl: «Le aggressioni sono diminuite per l’azione di polizia e di un piano di vigilanza a bordo dei treni regionali per cui due body-guard di un istituto di vigilanza accompagnano il capotreno, a rotazione sulle linee considerate più problematiche. Questo ha limitato il fenomeno dei “portoghesi ”e permesso a Trenord di recuperare introiti». gabriele.moroni@ilgiorno.net