Il doodle di Google oggi è dedicato a Kanō Jigorō, fondatore del judo nato 161 anni fa

Fin da bambino voleva imparare un’arte marziale per difendersi dagli altri bambini prepotenti e gelosi della sua bravura a scuola. Di qui l'idea

Ecco come si presenta il doodle di Google oggi, dedicato a Kanō Jigorō

Ecco come si presenta il doodle di Google oggi, dedicato a Kanō Jigorō

Il doodle di oggi, su Google, ovvero l’immagine sulla  stringa di ricerca principale, è dedicato a un signore dai vistosi tratti orientali. Di chi si tratta e perché è stato scellto? L’uomo è  Kanō Jigorō, il fondatore del judo nato 161 anni fa, ma che fin da piccolo fu molto più dotato per lo studio che per la ginnastica. La sua sembra la storia di Karate Kid, in versione judoka, ma va letta finb dall’inizio, da quando per affinare questa sua capacità il ragazzo frequentò la facoltà di lettere a Tokyo

Jigoro Kano, nato in un piccolo villaggio di Mikage nel 1860 da una famiglia di produttori di sakè, fin da bambino era desideroso  di imparare un’arte marziale per difendersi dagli altri bambini prepotenti che erano gelosi della sua bravura a scuola. Finché visse con la sua famiglia non gli permisero di studiare le arti marziali. Solo nel 1877, all’età di diciassette anni quando andò a studiare a Tokyo per frequentare l’Università di lettere. Qui grazie ad un suo conoscente divenne allievo di Hakinosuke Fukuda, maestro della Tenshin shinyo ryu (antico stile di arti marziali fondata da Iso Mataemon Ryùkansai Minamoto no Masatari, tra il 1830 e il 1840), portandolo a conoscere le poche scuole rimaste di ju ijtsu.

 Kanō Jigorō
Kanō Jigorō

Nel 1877 si iscrisse all’Università di Tokyo, la prima reimpostata secondo criteri occidentali. Dovette trasferirsi per poter seguire gli studi: ciò gli consentì di sfuggire al controllo del padre e di dedicarsi intensamente allo studio del jujutsu. Kanō, con molte difficoltà poiché anche in una città come Tokyo era difficile trovare un dojo, riuscì grazie all’aiuto di Teinosuke Yagi, un anziano maestro non più praticante, a iscriversi alla scuola del maestro Fukuda, che insegnava lo stile Tenshin Shin’yō; il maestro rimase ammirato dalla dedizione del suo giovane allievo.

 Qui dalle ceneri del jujutsu Kanō  fece nascere il suo metodo, chiamato judo (“via dell’adattabilità”), nel quale fece convergere i metodi delle antiche scuole di arti marziali associandoli al concetto di ottenere il miglior risultato col minimo sforzo, formando una disciplina efficace tanto per il fisico quanto per la mente. Kanō ricoprì poi numerosi incarichi per il governo giapponese, e grazie alla sua influenza riuscì a fare inserire il judo nelle materie scolastiche accanto all’educazione fisica. L’insegnamento del “metodo Kanō” cominciò ad essere praticato nell’Accademia navale e nelle università di Tokyo e Keio. Nel 1911 venne eletto presidente della Federazione Sportiva Giapponese. Alla sua morte, avvenuta all’età di settantasette anni per polmonite mentre si trovava nella nave Hikawa Maru, il judo contava già più di 100.000 cinture nere al suo attivo.