REDAZIONE CRONACA

Johnny lo Zingaro torna in cella dopo 7 evasioni: preso nelle campagne di Sassari

Giuseppe Mastini, 60 anni bergamasco di Ponte San Pietro, è stato catturato in un casolare di campagna

Arrestato Johnny lo Zingaro, il tweet della polizia (Dire)

Bergamo, 15 settembre 2020 - Si è conclusa in un casolare delle campagne di Sassari la settima fuga da un carcere italiano di "Johnny lo Zingaro", al secolo Giuseppe Mastini, 60 anni vissuti pericolosamente fin dall'infanzia, che gli sono valsi il carcere a vita dopo aver commesso due omicidi, altrettanti tentati omicidi, un rapimento e 25 rapine.  Nato nel 1960 a Ponte San Pietro in provincia di Bergamo, si era trasferito a dieci anni a Roma con la sua famiglia di giostrai e una carovana di famiglie sinti. Il primo omicidio lo compie quando aveva appena 11 anni. Finito in cella nei successivi quindici anni ha girato i penitenziari di tutta l'Italia riuscendo a fuggire due volte. Nel novembre del 1975 era rimasto coinvolto pure nelle indagini sull'uccisione di Pier Paolo Pasolini. Secondo una pista investigativa che non trovò riscontri, Mastini aveva conosciuto a Casal del Marmo Pino Pelosi, l'unico condannato per la morte di Pasolini, e poteva essere suo un plantare di scarpa numero 41 ritrovato nella vettura dello scrittore. Nel marzo del 1987 Jhonny lo zingaro a Roma partecipò ad un raid durante il quale commise un omicidio, due tentati omicidi ed un sequestro di persona. Quel giorno Jhonny era stato intercettato in auto insieme a Zaia Pochetti, la sua compagna 20enne, all'incrocio tra via Quintilio Varo e la circonvallazione Tuscolana, al Quadraro. Lui era già evaso dal carcere minorile di Casal del Marmo - anche quella volta grazie a un permesso premio per buona condotta - dopo una condanna a 12 anni per l'omicidio di un tranviere, Vittorio Bigi, ucciso per rapina al Tiburtino.

 All'alt della polizia, il bandito sparò uccidendo sul colpo l'agente Michele Giraldi e ferendo gravemente il collega di pattuglia, Mauro Petrangeli. In viale Palmiro Togliatti altro conflitto a fuoco con un carabiniere in borghese. In via Nomentana Mastini prese in ostaggio Silvia Leonardi, una ragazza che era  con il suo fidanzato e che venne poi rilasciata alla Bufalotta.  Da luglio 2017 era rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Sassari, dopo la precedente evasione avvenuta il 30 giugno del 2017, dal penitenziario di Fasano (Cuneo). Anche in quella occasione era uscito, godendo del regime di semilibertà.