Tutta Italia zona bianca (tranne la Valle d'Aosta) dal 21 giugno. La Lombardia dal 14

Se i dati sulla pandemia manterranno l'attuale trend tutte le regioni progressivamente cambieranno colore

Zona bianca

Zona bianca

Se i numeri della pandemia (contagi, rt, ricoveri in ospedale e terapie intensive) manterranno il trend attuale dal 21 giugno tutta l'Italia sarà zona bianca. I contagi sono infatti calati del 27% nell'ultima settimana. Una situazione testimoniata dall'ultimo bollettino Covid che ha fatto segnare 62 morti per Covid in Italia. Con i dati di oggi, infatti, tutte le regioni italiane eccetto la Val d'Aosta sono scese a un'incidenza sotto la soglia di rischio dei 50 casi settimanali per centomila abitanti. Per legge servono tre monitoraggi consecutivi sotto soglia per consentire a una regione di guadagnarsi lo scenario con minori restrizioni, senza coprifuoco.

La progressione

Per questo grazie al monitoraggio di venerdì scorso sono andate in zona bianca Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise. Mentre il prossimo report della Cabina di regia atteso venerdì 4 giugno certificherà la zona bianca il lunedì successivo per Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria.

Mancano ulteriori sette giorni poi a Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Ma il monitoraggio di dopodomani farà scattare il conto alla rovescia per altre sette regioni, che entreranno nel loro primo report con incidenza sotto 50, grazie ai dati di domani (quelli valutati dalla Cabina di Regia): Sicilia (incidenza settimanale odierna di 50 casi per centomila), Marche (42), Toscana (42), Provincia di Bolzano (49), Calabria (48), Basilicata (44) e Campania (49).

Dopo altri due monitoraggi sotto soglia andranno in bianco, se tutto va bene, lunedì 21 giugno, raggiungendo le altre. Rimane fuori solo la Val d'Aosta, che ha ancora un'incidenza di 61 per centomila: con ogni probabilita' finira' sotto i 50 nel monitoraggio dell'11 giugno, per essere dichiarata zona bianca lunedi' 28 giugno, dopo altri due report.

Cosa si potrò fare in zona bianca

 

Il sottosegretario Costa auspica «almeno per i locali all'aperto in zona bianca, di togliere il vincolo del tetto massimo mentre per i locali al chiuso l'allentamento potrebbe essere graduale». In zona bianca non c'è più il coprifuoco.

Il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, resta invece convinto di lasciare questa restrizione solo per la zona gialla. Al tavolo tecnico dovrebbero partecipare comunque anche i tecnici delle Regioni, le quali si dicono sorprese «che l'interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma».

Tra i temi ci saranno però anche l'eventuale apertura delle discoteche (il Cts sta esaminando i protocolli proposti) e il settore del wedding, per quale si spera possano esserci deroghe.

Le vaccinazioni

Sul fronte delle vaccinazioni si entra nella nuova fase che - secondo il generale Figliuolo - porterà alla «spallata» puntando ai restanti 28 milioni di italiani da immunizzare. Nuovi carichi sono pronti ad alimentare la campagna di massa, con altri due milioni e mezzo di dosi, oltre ai 3,5 di Pfizer già in distribuzione, in arrivo questa settimana (370mila di Johnson & Johnson appena stoccati a Pratica di Mare e altri 1.744.100 di Astrazeneca e 398mila di Moderna entro il 4 giugno). Complessivamente, serviranno circa 65 milioni di dosi servono per concludere il Piano tarato almeno fino al secondo 'shot'. Si parte nelle aziende, con 812 punti di somministrazione - coinvolti anche i colossi di Leonardo, Tim ed Enel - per gruppi di imprese, banche e assicurazioni. Il presidente dell'Inail, Franco Bettoni invita però innanzitutto a considerare «i lavoratori esposti maggiormente al contagio». L'istituto ha stimato in 6 milioni e 839mila le persone a maggior rischio. Quelle con la priorità 1 sono impegnate nel settore alimentare e nei centri commerciali: oltre 2 milioni. Nel settore del turismo sono invece 72mila mentre in quello dei trasporti 630mila.