Incendio traghetto Grimaldi tra Grecia e Italia, paura a bordo. Si cercano dispersi

Euroferry Olympia era partita da Igoumenitsa ed era diretta a Brindisi. Fiamme partite dal garage, i passeggeri salvati con una motovedetta

Roma, 18 febbraio 2022 -  Paura a bordo di una nave della Grimaldi Lines per un incendio scoppiato a bordo.  A trarre in salvo i passeggeri è stata  una motovedetta dela Guardia di Finanza, la Monte Sperone.  Secondo quanto riportano i media greci, le fiamme si sono sviluppate a bordo all'altezza dell'isola di Corfù, nel garage del traghetto, probabilmente in un camion. Il capitano della nave ha dato l'ordine di evacuazione alle 4.30 del mattino.  La nave Euroferry Olympia della Grimaldi Lines è stata evacuata con i mezzi di bordo.  Quasi tutte le persone a bordo sono state tutte messe in salvo con i mezzi di salvataggio della nave stessa.  Due autotrasportatori bulgari  considerati in un primo momento dispersi, sono stati trovati nella stiva del traghetto. Ci sono altri dispersi: "A seguito di un controllo dei passeggeri e membri dell'equipaggio evacuati a Corfù, mancherebbero all'appello 14 persone. Di queste, cinque passeggeri sono stati, nel frattempo, rintracciati a bordo e sono subito scattate le operazioni di recupero ed evacuazione con ogni mezzo disponibile in loco", sottolinea il Gruppo Grimaldi in una nota. In seguito ai soccorsi, il numero dei dispersi è sceso a 8 e non ci sarebbero italiani tra di loro, secondo quanto ha detto a Rainews24  il responsabile delle Relazioni esterne di Grimaldi lines, Paul Kyprianou. A bordo della nave vi erano 239 passeggeri, di varie nazionalità, e 51 membri dell'equipaggio (italiani e greci). Inoltre, la nave trasportava 153 mezzi commerciali (tra camion e semirimorchi) e 32 veicoli al seguito dei passeggeri. Non risultano sversamenti di combustibile a mare, assicura Grimaldi Lines, né sembrerebbe compromessa la stabilità della nave. 

L'incendio

I passeggeri tratti in salvo (Ansa)
I passeggeri tratti in salvo (Ansa)

La guardia costiera greca, competente per i soccorsi, si è subito messa in contatto con il Comando generale delle capitanerie di porto a Roma, per coordinare l'intervento: la Guardia costiera italiana ha messo a disposizione mezzi navali e aerei, che però non sono stati necessari.  In soccorso al traghetto in fiamme sono arrivate cinque imbarcazioni della Guardia Costiera greca e anche altre navi private che si trovavano nella zona si sono unite alle operazioni di salvataggio.

 

La dinamica

L'incendio sull'Euroferry Olympia sarebbe scoppiato in una delle stive della nave che trasportava prevalentemente tir e i loro autisti. L'equipaggio ha inizialmente tentato di spegnere l'incendio con le dotazioni di bordo ma, vista l'impossibilità di riuscirci, il comandante ha dato ordine di abbandonare la nave. I passeggeri sono stati soccorsi ed evacuati a bordo di una motovedetta della guardia di finanza italiane che si trovava in zona e di una motovedetta della Guardia costiera greca. Verranno portati nel porto di Corfù. Completate le operazioni di evacuazione dei passeggeri la compagnia armatrice Grimaldi sta valutando come condurre le operazioni di recupero della nave. La nave era salpata all' 1.20 della scorsa notte dal porto di Igoumenitsa ed era diretta a Brindisi. 

 

Le testimonianze

"C'erano fiamme altissime, a bordo c'era il panico". È il racconto dei passeggeri del traghetto Euroferry Olympia della Grimaldi, secondo quanto loro stessi hanno riferito agli uomini della Gdf dopo esser stati soccorsi dal pattugliatore Monte Sperone. "Il comandante della nave, quando è scoppiato l'incendio, ha fatto il giro delle cabine e radunato i passeggeri su un unico ponte - dice  il comandante del pattugliatore Felice Lodovico Simone Cicchetti - poi ha dato l'abbandono nave, ma l'evacuazione non è stata una passeggiata".

 

Grimaldi Group

L'incendio "dalle nostre prime informazioni sarebbe scoppiato in uno dei garage della nave", spiega  Paul Kyprianou, responsabile relazioni esterne Grimaldi Group. "Le persone evacuate sono a Corfù, e da lì organizzeremo i transfer per il ritorno in Italia", sottolinea.  "Difficile capire quale sia stata la dinamica, le navi hanno dispositivi per affrontare situazioni di questo tipo e anche i membri dell'equipaggio sono addestrati in tal senso", conclude Kyprianou.

Monte Sperone

Sono state le autorità greche a richiedere l'intervento del pattugliatore Monte Sperone della Guardia di Finanza, attorno alle 4 della scorsa notte, per la necessità di evacuare le persone che si trovavano a bordo della nave della Grimaldi in fiamme. Il pattugliatore si trovava in quel momento a circa 11 miglia da Corfù e stava assistendo un altro mezzo del Corpo in avaria in navigazione verso Milos. Arrivati sul posto, i finanzieri hanno iniziato ad evacuare le persone con due battelli per un totale di 243 tra membri dell'equipaggio e passeggeri. Altre 34 persone sono invece state recuperate da una motovedetta della Guardia Costiera greca.

Il relitto è alla deriva

Il Comando generale della Guardia Costiera italiana "in previsione di una seconda fase legata alla prevenzione di inquinamenti marini, ha predisposto l'invio in area di propri mezzi aeronavali" Lo si legge in una nota in cui si spiega che un Atr42 in assetto ambientale "sta sorvolando in queste ore l'area» in cui è avvenuto l'incidente della notte scorsa «per garantire ogni forma possibile di supporto alle omologhe Autorità straniere".   Il traghetto al momento è alla deriva in acque albanesi. 

I precedenti

L'incendio della Euroferry Olympia  ricorda due precedenti che hanno coinvolto gli scali portali pugliesi negli ultimi anni. Era la notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014, con bufera di neve e il mare in burrasca, quando il traghetto Norman Atlantic che viaggiava da Igoumenitsa (Grecia) ad Ancona con 499 persone a bordo, prese fuoco al largo delle coste albanesi. Morirono 31 passeggeri, 19 dei quali dispersi, e altri 64 rimasero feriti. Dopo l'evacuazione del traghetto con navi della Marina Militare italiana, i superstiti, e poi anche il relitto, furono portati a Brindisi e poi a Bari. Nel capoluogo pugliese, a oltre sette anni dai fatti, è ancora in corso il processo di primo grado per il naufragio. Alcuni mesi dopo il caso Norman, il 13 maggio 2015, al largo del porto di Bari scoppiò un incendio a bordo della motonave Francesca diretta a Durazzo (Albania), con 256 persone a bordo. In quella occasione non si ritenne necessario evacuare il traghetto, le fiamme furono domate, i passeggeri assistiti, la nave tornò nel porto di Bari e ripartì dopo alcune ore per Durazzo. 

Il presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Giuseppe Zafarana, per fargli i complimenti per il salvataggio dei passeggeri della nave "Euroferry Olimpia", operato questa notte dalla motovedetta "Monte Sperone", chiedendogli di esprimere l'apprezzamento e la riconoscenza all'equipaggio della motovedetta.

Codacons

Tutti i passeggeri  "hanno diritto al risarcimento dei danni per la paura e lo stress subiti, e per il rischi corsi sul fronte dell'incolumità". Lo afferma il Codacons, che ricorda come "la giustizia italiana, grazie ad un ricorso dell'associazione, abbia già riconosciuto il diritto dei viaggiatori a ricevere un indennizzo per lo stress post-traumatico da naufragio".  Tutti i cittadini presenti sulla nave Olympia "possono rivolgersi al Codacons per avviare le dovute azioni nei confronti di Grimaldi Lines -spiega l'associazione- Chiederemo alla società un equo risarcimento per i passeggeri e, in caso di rifiuto, avvieremo una azione collettiva dinanzi la giustizia italiana volta a far valere i diritti di chi, a bordo del traghetto, ha vissuto un vero e proprio incubo e corso rischi enormi". Tutti gli interessati "possono inviare una mail all'indirizzo info@codacons.it e riceveranno informazioni e assistenza", fa sapere il Codacons.