Tra le sostanze più presenti in superficie c’è il glifosate, responsabile di gran parte dei punti fuori norma in Lombardia. Nel 2022 la Commissione Europea deciderà sul rinnovo dell’autorizzazione della sostanza, ma anche se dovesse essere messo al bando ci vorrà molto tempo prima che scompaia dalle acque. I tempi della natura e quelli delle azioni dell’uomo, infatti sono molto diversi. Lo si vede bene guardando l’andamento delle vendite di prodotti fitosanitari, da diversi anni sono in diminuzione. La Lombardia è addirittura sotto la media nazionale (3 kgettaro di Sau contro i 4,2 kgettaro italiani) e molto lontano da 12 kgettaro del Veneto o dai 10 di Trento (cifre legate alla presenza maggioritaria di frutteti e vigneti). Eppure i ritrovamenti di residui di pesticidi nelle acque continuano ad aumentare. "Quest‘andamento in controtendenza – sottolinea Paris – si spiega in parte col fatto che il monitoraggio è migliorato negli anni. Ci sono poi le dinamiche ambientali che sono lente, soprattutto nelle acque sotterranee. Purtroppo la contaminazione ambientale è soggetta a meccanismi molto complessi e difficili da prevedere, per questo è importante agire a monte". F.P.