Mai così tanta criminalità in rete. Furti e truffe, l’anno nero del web

Nel 2021 record di attacchi informatici per numero e valore economico. Gli esperti: "Risultati preoccupanti"

Polizia postale

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Milano - «Il numero di attacchi complessivi nel 2021 evidenzia una crescita di incidenti, rendendo di gran lunga l’intero anno il peggiore in termini di eventi registrati". L’ultimo rapporto sulle minacce informatiche elaborato dall’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia ha definito il 2021 come "l’annus horribilis" per la sicurezza sul web. In Lombardia i criminali della rete hanno organizzato 857 attacchi, l’insieme di azioni intraprese per compromettere un servizio online. In 366 casi gli attacchi hanno avuto successo (in gergo informatico viene definito incidente), provocando un danno accertato. Sedici, infine, sono state le violazioni della privacy. "Risultati preoccupanti" – vengono definiti nel rapporto di Exprivia, società a capo di un gruppo internazionale quotato in Borsa e specializzato in Information and Communication Technology, con circa 2.400 professionisti distribuiti in 7 Paesi nel mondo –. "Malgrado gli investimenti fatti, gli attacchi continuano a crescere".

I cybercriminali hanno manomesso computer e dispositivi mobili informatici (smartphone e tablet) con tecniche ormai consolidate nel tempo, ma sempre più affinate: quella più diffusa è il “phishing“, il tentativo di truffa più ricorrente su internet. Il truffatore si finge un’istituzione, un ente, una banca per conquistare credibilità e tramite l’inganno riesce a ottenere informazioni personali come dati per risalire alle carte di credito o codici di accesso a conti correnti. L’altra tecnica più utilizzata nel 2021 è stata l’invio di malware, programmi, documenti o messaggi di posta elettronica in grado di apportare danni a un sistema informatico.

In Lombardia gli attacchi, gli incidenti e le violazioni privacy sono stati finalizzati in particolare al furto di dati: 833 casi. La violazione dei sistemi di protezione dei dispositivi ha provocato danni economici (conseguenza diretta di 279 eventi), danni legati alla privacy (31), alla modifica dei contenuti tramite un’azione di pirateria (22) e all’interruzione del servizio (31). Secondo l’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, nel 2021 è cresciuto anche il valore degli attacchi commessi via web. Tra i bersagli preferiti dai cybercriminali ci sono la finanza con 456 casi e il settore software/hardware con 379. A seguire commercio (106), industria (69) e pubblica amministrazione (58). La novità riguarda l’intrattenimento: la permanenza prolungata in casa provocata dal Covid-19 ha incrementato la fruizione di contenuti attirando l’attenzione della criminalità.

Il rapporto 2021 ha fotografato anche l’andamento della cybercriminalità mese per mese. A ottobre e novembre si è registrato il punto più alto della curva, con 149 e 162 tra attacchi, incidenti e violazioni privacy. Segue il mese di dicembre con 110 casi. In estate, invece, gli episodi sono diminuiti: solo a giugno e ad agosto le violazioni dei sistemi di sicurezza sono scesi sotto la soglia di 80. La provincia più colpita è Milano con quasi 1.200 casi. Più omogeneo invece il risultato degli altri territori. Ma in Lombardia - rivela il report - nella maggior parte dei casi, attacchi, incidenti e violazioni privacy hanno coinvolto tutte le province contemporaneamente.