Fase 2, Conte: "La Lombardia affronta la prova più difficile, serve responsabilità"

Il premier: "Con la riapertura stiamo affrontando un rischio, ma dobbiamo correrlo, lombardi fate attenzione"

Riaperture, conferenza stampa del premier Giuseppe Conte

Riaperture, conferenza stampa del premier Giuseppe Conte

Milano, 16 maggio 2020 -  "Abbiamo predisposto un Piano articolato per la riapertura. In questo momento la Lombardia sta affrontando una prova più difficile rispetto alle altre quindi consiglio a tutti i lombardi di essere particolarmente attenti". Queste le parole del premier Giuseppe Conte, stasera, durante la conferenza stampa, cercandoa di spiegare le nuove disposizioni previste dal dpcm che sarà in vigore da lunedì 18 maggio.

E ancora: "Noi non abbiamo motivo per dire alla Lombardia che non apre, la Lombardia puo' tranquillamente decidere di aprire e, come ogni regione, ha la possibilita' di introdurre misure ampliative e restrittive, ma lo Stato ha una funzione di vigilanza. Se dovessimo vedere che la curva dovesse risalire saremo pronti a intervenire, ma lo fara' lo stesso Fontana che e' una persona responsabile".

Conte ha aggiunto: "Siamo nella condizione di affrontare questa fase due con fiducia ma anche con senso di responsabilità: i nostri valori restano la tutela della vita e della salute dei cittadini. Sono principi non negoziabili ma li dobbiamo declinare diversamente in questa fase". "Stiamo affrontando questo rischio e dobbiamo accettarlo, altrimenti non potremo mai ripartire. Non ci possiamo permettere di aspettare il momento della scoperta e della distribuzione del vaccino", ha concluso.

Stop alle autocertificazioni

Il premier ha ribadito che da lunedì non saranno più necessarie le autocertificazioni per spostarsi "all'interno della regione senza alcuna limitazione. Si potrà andare dove si vuole: nei negozi, in montagna, al mare. E riprendere la vita sociale. Rimane il divieto di uscire per chi è positivo al virus e per chi è in quarantena o ha sintomi. Resta il divieto di creare assembramenti. In questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro. Raccomandiamo di portare la mascherina, in alcuni casi sarà obbligatoria.

Spostamenti tra regioni

Come già anticipato, non sarà ancora possibile spostarsi da una regione all'altra. "Fino al 3 giugno sono vietati gli spostamenti tra regioni, salvo motivi di lavoro, massima urgenza o ragioni di salute. In prossimità del 3 giugno valuteremo coi nostri esperti, se i dati saranno incoraggianti, nella prospettiva positiva di tornare a muoverci senza limitazioni tra regioni".

Negozi, estetisti e parrucchieri

Dal 18 maggio, riapriranno tutte le attività di commercio al dettaglio, tutte le attività di cura della persona, estetisti, parrucchieri, ma anche bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Sempre rispettando le misure e i protocolli di sicurezza". Conte si è detto "consapevole che per alcuni settori riapertura non significherà ripresa economica e rilancio degli affari", ma anche se "il decreto rilancio, nonostante una cifra considerevole di 55 miliardi, non potrà essere la soluzione di tutti i problemi, stiamo comunque dando una mano a chi può ripartire".

Turismo

Conte ha confermato che "dal 3 giugno sarà possibile spostarsi dagli Stati dell'Unione Europea in Italia, senza l'obbligo di quarantena per chi arriva in Italia. Questo creerà le premesse per una ripresa del turismo".

Piscine, palestre, teatri e cinema

Dal 25 maggio riapriranno piscine e palestre, mentre teatri e cinema dovranno aspettare il 15 giugno. Sono state le stesse associazioni di categoria a chiedere al governo di orientarsi per la riapertura il 15 giugno. La riapertura sarà possibile da quella data, ma le Regioni avranno la facoltà di posticipare o anticipare l'apertura a seconda dell'andamento della curva epidemiologica.

Calcio

Resta la linea della prudenza massima sull'ipotesi di ripartenza del campionato di calcio. Conte ha parlato della necessità di "avere qualche garanzia in più che in questo momento non c'è".