La Lombardia non accorcia la Fase 2: riaperture soltanto dal 18 maggio

Weekend test decisivo. Il governatore Fontana: "Più libertà soltanto se i contagi continuano a scendere"

La polizia locale mette i sigilli alle attrezzature all’interno di Parco Sempione

La polizia locale mette i sigilli alle attrezzature all’interno di Parco Sempione

Milano, 9 maggio 2020 - Il 18 maggio bar, ristoranti e negozi. Dal 19, in via sperimentale, i musei civici a Milano. Il 2 giugno parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza. La Fase 2 in Lombardia non si accorcia. Il calendario delle riaperture resta quello ipotizzato il 26 aprile dal Governo. Ma ulteriori limitazioni o nuove libertà dipenderanno dall’evoluzione dei contagi. La linea della Regione è stata ribadita ieri in un videomessaggio che il governatore Attilio Fontana ha rivolto ai cittadini "in un momento delicatissimo". Un invito a "rispettare le nuove regole: bisogna rinunciare a un po’ della propria libertà per averne una completa nei prossimi giorni". Quando? Difficile dirlo, anche se una data c’è con tanti se.

«Il 18 maggio , se il contagio continuerà ad abbassarsi, se i numeri andranno bene come in questi giorni avremo un’altra iniezione di libertà, un’altra serie di cose che potremo fare. Non siamo ancora al punto di eliminare tutte le limitazioni". Alla vigilia del primo weekend della Fase 2 - un test quasi decisivo - il governatore di Regione Lombardia lancia un monito: "Non va sottovalutato nulla. Meglio un’azione di cautela in più che una in meno, evitiamo assembramenti". "Stiamo limitando la ripartenza economica – conclude Fontana –. Quando arriveremo al momento in cui non ci saranno più pericoli potremo ricominicare a fare tutto, ma non siamo ancora in questa condizione". Qualche apertura, però, c’è stata.

Da ieri è ripartito in Lombardia lo sport individuale all’aperto, da svolgere secondo le solite modalità di sicurezza all’interno di centri e impianti autorizzati: l’ordinanza, in vigore fino al 17 maggio, cita golf, tiro con l’arco, tiro a segno, atletica, equitazione, vela, canoa, attività sportive acquatiche individuali, canottaggio, tennis, corsa, escursionismo, arrampicata sportiva, ciclismo, mountain-bike, automobilismo, motociclismo e go-kart. Per il resto, fino al 18 maggio, bar e ristoranti potranno garantire solo il servizio da asporto. I negozi, che non vendono beni necessari, rimarranno ancora chiusi. A Milano, dove il sindaco Giuseppe Sala ha manifestato "solidarietà" ai ristoratori multati (non dal Comune) per la protesta all’Arco della Pace e rassicurazioni - "una soluzione si troverà, ne ho parlato anche col prefetto" - la Giunta ha approvato un piano di procedure rapide e sospeso il pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico.