All'ex sindaco di Opera 4 anni e mezzo per truffa, peculato e corruzione

Antonino Nucera ha patteggiato la pena. Fra le accuse anche la vicenda delle mascherine "tolte" alla rsa

Antonio Nucera

Antonio Nucera

Opera (Milano), 7 giugno 2022  - Antonino Nucera, ex sindaco di Opera, ha patteggiato una pena di 4 anni e mezzo. Era finito ai domiciliari nell'aprile dello scorso anno, dopo soli due anni di mandato per una vicenda di presunti appalti truccati e tangenti emersi dall'inchiesta "Feudum", che aveva fatto venire a galla pure un presunto peculato su delle forniture di mascherine. Questo è quanto ha deciso il  gup di Milano Massimo Baraldo a seguito dell'inchiesta coordinata dai pm Stefano Civardi e Silvia Bonardi, condotta dai carabinieri.

L'ex sindaco di Opera, che era stato ai domiciliari circa 6 mesi, ha patteggiato per corruzione, truffa, peculato e falso e ha messo a disposizione, tra risarcimenti e confische, circa 110mila euro. Nucera era stato anche indagato per il reato di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione perché, nel corso del suo mandato aveva continuare a ricevere lo stipendio come dirigente amministrativo di una scuola di Milano dove lavorava prima di essere eletto nonostante avesse ottenuto un lungo periodo di aspettativa non retribuita, causando un danno erariale di circa 59.000 euro.

Gli indagati dell'inchiesta Feudum erano 22 fra funzionari pubblici, imprenditori e cinque società, ma alcuni avevano già patteggiato. Tra i 14 imputati in udienza preliminare in cinque hanno scelto la strada dei patteggiamenti accolti dal gup. Il Comune di Opera nel procedimento era parte civile, assistito dal legale Alessandro Bastianello