Consultazioni, Salvini è con Draghi: "Siamo a disposizione"

La Lega appoggia il futuro governo e "non pone condizioni". Apertura all'Europa

Salvini dopo l'incontro con Draghi

Salvini dopo l'incontro con Draghi

Roma, 6 febbraio - E'  durato trenta minuti il colloquio tra la delegazione leghista guidata da Matteo Salvini e il futuro premier Mario Draghi, il primo di oggi cui segue quello con M5S. "Non abbiamo posto condizioni - ha subito sottolineato Salvini - ma abbiamo parlato di misure per uscire dalla crisi: non aumentare alcuna tassa, semmai una pace fiscale. Allentamento della burocrazia e impulso al settore dell'edilizia con le grandi infrastrutture tra autostrade, porti e cantieri vari, compatabile con la difesa dell'ambiente. Ecologia ma senza ideologia. La salute degli italiani? Priorità nazionale, disponibili a colloborare e basta ritardi e promesse tradite".

Così Salvini ha palesato il sostanziale appoggio al futuro governo tecnico-politico di Draghi, cui la Lega vuole dare un contributo per difendere gli interessi nazionali. "Vogliamo tornare a vivere, su questo con Draghi siamo d'accordo: c'è stato in questi mesi un aumento degli abusi di droga, di psicofarmaci, delle povertà e del disagio. Dobbiamo uscirne, vanno riaperte le attività". Un focus sul rilancio del settore turistico, tra i primi argomenti affrontati da Salvini con l'ex governatore Bce.

 

Alleanze e veti

"Siamo il primo partito italiano - ha aggiunto il leader leghista - e siamo a disposizione di Draghi. La Meloni dice no? Noi abbiamo la forza della nostra libertà, noi valutiamo e non decidiamo a priori: se Draghi mi avesse detto che i cantieri sarebbero rimasti fermi, avremmo detto no. Non abbiamo parlato di ministri e incarichi, settimana prossima ci saranno altri incontri". "Nessun veto su nessun nome e simbolo - precisa il "capitano"  -  e ci spiace che qualcuno ne abbia posti su di noi" . Se la distanza con Fratelli d'Italia è ormai evidente, come il riavvicinamento con Forza Italia, resta da capire che effetti avranno i toni concilianti di Salvini negli ambienti del centrosinistra e dei pentastellati, presi entrambi in contropiede, secondo alcune indiscrezioni, dalla manifestazione di fiducia quasi piena dell'ex lumbard all'esecutivo Draghi.

 

La durata del governo

Quanto puo' durare un eventuale governo Draghi? "Se tutti mantengono la parola data si lavora bene. Spero che gli italiani tornino a scegliere il loro Parlamento presto ma preferisco riempire i mesi che ci separano dal voto di contenuti", ha detto  Matteo Salvini. "Per me e' una sfida ipotizzare un governo con chi mi ha mandato a processo, in questo caso farei un tratto di strada per il bene del Paese con chi mi ha mandato a processo, questo e' - ha aggiunto -. Ma vado oltre l'interesse personale e di partito. E' chiaro che, se sara', sara' un esperimento breve e limitato nel tempo e di carattere eccezionale".

 

Immigrazione 

Il tema tanto caro alla Lega non poteva non essere affronato. "Sull'immigrazione vogliamo che si seguano le regole europee, che si facciano le stesse politiche degli altri governi europei, come la Germania". "Non è un tema divisivo, di destra o sinistra - ha aggiunto Salvini . Per me non è facile, potrei essere in maggioranza con qualcuno che mi ha mandato a processo. Ma questo sarebbe sufficiente per dire no? Io dico no. Qualcuno è terrorizzato dallo scioglimento delle Camere e rimarrebbe qua a stanza dove si decide se i soldi vengono spesi male o bene".