Caso Djokovic: ancora in attesa di giudizio ma inserito in tabellone agli Australian Open

Nel frattempo arriva il primo attacco da parte di un collega, il greco Tsitsipas: "Ci fa passare per stupidi"

Il numero uno al mondo, Novak Djokovic, all'opera in allenamento

Il numero uno al mondo, Novak Djokovic, all'opera in allenamento

Che sia per l’esito di un esame o, come in questo caso, della sentenza di un tribunale, rimanere “in sospeso” non è una bella sensazione per nessuno, neanche per Novak Djokovic.  

Neanche oggi il numero uno al mondo conoscerà il suo destino. Sulla sua testa pende ancora un’accusa per “falsa dichiarazione di viaggio”, reato che in Australia può valere fino a 5 anni di carcere.

Il premier aussie, Scott Morrison, nel corso di una conferenza stampa sull'emergenza Covid-19, ha spiegato che la decisione sul caso del serbo non è ancora arrivata, limitandosi a osservare che ci sono differenze tra l'avere "un visto" e il "soddisfare le condizioni sanitarie per entrare nel Paese". Una posizione condivisa anche dal ministro dell'Immigrazione, Alex Hawke, che, secondo il quotidiano locale The Age, sta ancora esaminando le carte.

Il giallo durante l’allenamento

Pur arrivando continue smentite su una possibile soluzione del caso già in giornata, i giornali serbi rilanciano una notizia, ripresa anche dal Die Welt in Germania, che ha acceso il giallo: Djokovic avrebbe interrotto il suo allenamento di sta mattina dopo solo mezzora. Il tennista serbo, che aveva il campo prenotato per due ore, si è fermato dopo che il suo preparatore atletico Marco Panichi gli si è avvicinato e gli ha mostrato un messaggio sul cellulare. Nole ha dunque riposto le racchette nel borsone e ha lasciato il campo senza dichiarare nulla.

Il tabellone

Nel frattempo però, l’organizzazione degli Australian Open, uno dei quattro tornei più importanti della stagione tennistica, non può rimanere fermo e aspettare una sentenze definitiva sul caso. E per questa ragione Nole è stato incluso nel sorteggio del tabellone: lunedì (o al più tardi martedì) il serbo, testa di serie numero uno e nove volte campione a Melbourne, affronterà al primo turno il connazionale Miomir Kecmanovic e sul suo cammino potrebbe trovare Matteo Berrettini nei quarti, con il vincente che nella semifinale sarebbe in lizza con Alexander Zverev o Rafael Nadal.

Intanto, a proposito dell’emergenza Covid, le autorità hanno deciso di ridurre al 50% la presenza del pubblico sugli spalti di alcuni dei campi degli Australian Open a causa dell'aumento dei casi di positività a Melbourne e dintorni. Sui biglietti venduti, però, nessun passo indietro, chi li ha già comprati avrà l'accesso garantito nel rispetto delle misure di prevenzione che saranno ancora più rigide.

Tsitsipas non ci sta: "ci fa passare per stupidi"

Dopo una serie di colleghi che ha preferito non sbilanciarsi sulla questione, Stefanos Tsitsipas prende posizione sulla querelle Djokovic: “Ha giocato con le sue regole, e ha fatto quello che molti giocatori non hanno potuto fare". Il greco, che era tra i tennisti più scettici sul ricorso alla vaccinazione, ha accusato il numero uno del mondo di aver forzato la mano: "Nessuno pensava di poter venire in Australia senza vaccinarsi e tenere conto dei protocolli. Ci vuole davvero molto coraggio per farlo ugualmente e mettere a rischio la partecipazione a un torneo del Grande Slam. È certamente qualcosa che difficilmente qualcuno potrebbe fare. Quasi tutti i giocatori sono completamente coperti dal vaccino e hanno seguito le regole per giocare il torneo. C'è qualcuno che ha preferito seguire la sua strada e che fa passare gli altri per stupidi"