Coronavirus in Lombardia: bollettino 8 dicembre. Aumentano i casi e raddoppiano i decessi

Migliora la situazione negli ospedali. La Lombardia spera comunque di passare alla zona gialla, venerdì 11 dicembre

Covid, andamento nuovi positivi (Fote Iss)

Covid, andamento nuovi positivi (Fote Iss)

Milano, 8 dicembre 2020 - In Lombardia la curva dei contagi da Coronavirus si rialza leggermente (+1.656 contro i 1.562 di ieri) e il numero dei decessi raddoppia (+128 contro i 56 di ieri), ma la regione spera comunque di poter finalmente passare dalla zona arancione a quella gialla. La data tanto attesa per la promozione è venerdì 11 dicembre. Da quel giorno potrebbe venirsi a creare una finestra di allentamento delle norme anti contagio prima dell'entrata in vigore del Dpcm Natale che pone rigidi divieti sugli spostamenti tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, in particolare nei giorni del 25, 26 dicembre e 1 gennaio in cui sono previste ulteriori restrizioni.  In calo, invece, i nuovi casi di Coronavirus in Italia (14.842 nuovi positivi contro i 18.887 di ieri), mentre risale il numero delle vittime tra cui si registrano altri quattro medici (il totale dei camici bianchi deceduti è ora di 237). "Sul fronte delle regioni si evidenziano miglioramenti notevoli in regioni come la Lombardia e la Toscana, non e' la stessa cosa per Veneto, Sicilia e la Puglia. Globalmente il numero dei positivi tende a diminuire ma in maniera molto lenta, questo numero elevato di positivi ci dice che bisogna continuare con le misure decise", ha commentato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, sottolineando la necessità di "lavorare ancora molto perchè basta poco a invertire trend". "La terza ondata è una certezza. Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un inverno preoccupante", ha sottolineato invece il professore Andrea Crisanti dell'università di Padova. 

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Covid bollettino Lombardia

Oggi, in Lombardia,nuovi casi positivi sono 1.656 su 16.276 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 10.17 %. Ieri il dato era stato di 1.562 su 16.757 test. In totale dall'inizio della pandemia in Lombardia sono stati eseguiti 4.312.365 tamponi. Più che raddoppiati i decessi: sono stati 128 nelle ultime 24 ore (ieri erano 56), per un totale dall'inizio della pandemia di 23.208 morti ufficiali nella sola regione del Nord. Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, nelle ultime 24 ore il numero dei ricoveri è diminuito di 175 unità, portando il totale a 6.187 (ieri erano 6.362). In calo anche i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: il saldo è di 14 pazienti in meno rispetto a ieri, per un totale di 767 persone ricoverate. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi: sono 5.699, per un totale arrivato a 297.290. Per quanto riguarda le province, al primo posto per numero di contagi c'è sempre Milano con +420 nuovi casi (ieri +441), di cui +124 nella città capoluogo (ieri +181). Poi, Mantova con +212 (ieri +3); Pavia con +172 (ieri +29) e Como con +143 (ieri +255). Seguono  Varese con +137 (ieri +263), Brescia +131 (ieri +110) e Monza e Brianza +116 (ieri +179). Poi, Sondrio +74 (ieri +13), Lodi +59 (ieri +3), Bergamo +48 (ieri +72), Lecco +46 (ieri +129) e Cremona +45 (ieri +13). 

Covid, i dati dell'8 dicembre in Lombardia

Covid bollettino Italia / Pdf

Sono 14.842 i nuovi casi di Coronavirus in Italia registrati nelle ultime 24 ore: ieri erano 13.720. In totale i positivi riscontrati dall’inizio dell’epidemia sono 1.757.394.  I tamponi effettuati sono 149.232, in aumento di oltre 38mila rispetto a lunedì. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 9,9% in netto calo rispetto a ieri (era del 12,3%).  I decessi registrati nell’ultima giornata sono 634 (ieri erano 528), con il totale dei morti che sale così a quota 61.240 dall’inizio dell’epidemia. I guariti, invece, in totale sono 958.629, +25.497 rispetto a ieri. I casi attualmente positivi diventano 737.525 (-11.294).  Di questi, sono 30.081 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi, mentre 3.345 si trovano nei reparti di terapia intensiva (-37 da ieri). La Regione in cui si registrano più casi positivi su base giornaliera è il Veneto con 3.145 positivi, seguito da Lombardia (1.656) ed Emilia-Romagna (1.624).  Le due regioni dove l'incremento è minore sono Valle d'Aosta (18) e Molise (43). 

Lodi e Codogno, il virus negli ospedali

Nonostante domenica il Lodigiano abbia registrato solo tre nuovi contagi, oggi se ne registrano 59. A preoccupare soprattutto la situazione negli ospedali di Lodi e Codogno.  La Cardiologia dell’ospedale di Lodi è falcidiata. Sono quattro i medici e una decina gli infermieri risultati positivi al virus. A questi poi si aggiunge il medico di Emodinamica, anche lui positivo al Covid e a casa in quarantena. In Pneumologia quattro positivi, in Ginecologia altri tre positivi a casa e altri tre in Ortopedia. All’ospedale di Codogno ad allarmare è la Chirurgia, il reparto che da mesi è stato unito alla Medicina: su sette chirurghi, cinque sono stati contagiati dal virus. Dopo il focolaio nei reparti Covid free di Lodi e Codogno, ieri sono arrivati 5 medici e 5 infermieri dal Centro medico ospedaliero (Com) di Milano. Sei (tre medici e tre infermieri) sono già entrati in servizio al Maggiore. A Codogno, invece, ieri non si era visto ancora nessuno, come confermava anche il sindacalista Fisi Gianfranco Bignamini. L’emergenza preoccupa dipendenti e sindacati Fisi e Confsal di Lodi che chiedono più tutele all’Asst di Lodi per le condizioni di lavoro di chi opera in corsia

Covid, il vaccino stoccato a Vimercate

Tra contagi, nuove ordinanze e Dpcm di Natale, la corsa al vaccino anti Covid non si ferma. C’è anche Vimercate fra i 18 ospedali individuati dalla Regione per stoccare le prime dosi. La scelta è caduta sui poli dotati di congelatori capaci di raggiungere i -70 gradi, "una tecnologia che possediamo da tempo", conferma la direzione, condizione essenziale per conservare le fiale di Pfizer destinate alla Lombardia. La prima partita arriverà fra la terza e la quarta settimana di gennaio, l’Asst si prepara al gran momento, "la logistica è un elemento essenziale della campagna, la più grande mai organizzata nel Paese per immunizzare la popolazione da una malattia". «Non sappiamo ancora quante boccette saranno destinate a noi, ma siamo pronti a riceverle". 

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