Coronavirus Lombardia, 364 contagi e oltre 15mila morti. Calano ricoveri terapia intensiva

Aumentano i positivi. I decessi sono 15.054 (+68). Stabili i casi a Milano

Coronavirus

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Milano, 11 maggio 2020 - Sono 364 i nuovi posititivi a Covid-19 in Lombardia, per un totale di 81.871 da inizio emergenza. Un dato superiore a quello registrato ieri quando i nuovi contagi erano stati "solo" 282. Per quanto concerne il bilancio della giornata odierna sono stati processati 7.508 tamponi, 492.642 nel complesso. In lieve aumento i decessi, oggi 68 (ieri erano 62). In totale i morti positivi al Coronavirus accertati in Regione sono 15.054. Buone notizie dal fronte della terapia intensiva dove, dopo l'aumento di 18 ricoveri di ieri, il numero di pazienti torna a calare; oggi - 7, numero che porta il dato a quota 341. In calo anche i ricoverati non in terapia intensiva: - 31 (5.397 nel complesso). 

Riepilogo dei dati di lunedì 11 maggio
Riepilogo dei dati di lunedì 11 maggio

I dati delle province

Nella Città metropolitana di Milano oggi sono stati registrati 114 nuovi positivi al coronavirus, portando il totale a 21.490. Nel capoluogo, invece, +52, per un totale di 9.071. Nel milanese ieri c'erano stati 104 nuovi casi, mentre due giorni fa 178. In città , invece, rispettivamente 54 e 98.  Dati in aumento nelle province di Bergamo (+ 50, a 11.791 casi totali ufficiali) e di Brescia (+ 70, 13.620 casi totali), si tratta dei numeri più alti degli ultimi tre giorni. 

Bergamo: 11.791 (+50)

ieri: 11.741 (+24)

l’altro ieri: 11.717 (+46)

 

Brescia: 13.620 (+70)

ieri: 13.550 (+44)

l’altro ieri: 13.506 (+46)

 

Como: 3.504 (+8)

ieri: 3.496 (+16)

l’altro ieri: 3.480 (+10)

 

Cremona: 6.250 (+2)

ieri: 6.248 (+6)

l’altro ieri: 6.242 (+23)

Lecco:  (+50)

ieri: 2.486 (+4)

l’altro ieri: 2.482 (+34)

 

Lodi: 3.277 (+6)

ieri: 3.271 (+7)

l’altro ieri: 3.264 (+42)

 

Monza e Brianza: 5.074 (+19)

ieri: 5.055 (+9)

l’altro ieri: 5.046 (+31)

 

Milano: 21.490 (+114) di cui 9.071 (+52) a Milano città

ieri: 21.376 (+104) di cui 9.019 (+54) a Milano città

l’altro ieri: 21.272 (+178) di cui 8.965 (+98) a Milano città

 

Mantova 3.251 (0)

ieri: 3.251 (+1)

l’altro ieri: 3.250 (+13)

 

Pavia: 4.801 (+24)

ieri: 4.777 (+35)

l’altro ieri: 4.742 (+38)

 

Sondrio: 1.288 (+1)

ieri: 1.287 (+7)

l’altro ieri: 1.280 (+4)

 

Varese: 3.196 (+14)

ieri: 3.182 (+18)

l’altro ieri: 3.164 (+16)

 

1.793 in corso di verifica.

 

I dati delle province di lunedì 11 maggio
I dati delle province di lunedì 11 maggio

Da oggi misurazione temperatura al lavoro

Si entra nella seconda settimana in Fase 2. Superato il test del weekend, in cui, dopo le immagini di folla sui Navigli all'ora dell'aperitivo, si erano temuti nuovi assembramenti, la Lombardia si prepara alle nuove misure. Da oggi entra in vigore l'obbligo di misurazione della temperatura corporea nei luoghi di lavoro. "Sarà utilissimo - osserva l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera - perché ci darà un dato preventivo rispetto all'accesso in ospedale. Quindi ci aiuterà a incrociare un dato sul territorio per governare la diffusione del virus".

Fase 2 negli ospedali: prefiltraggio, test e orari allungati

Fase 2 anche per gli ospedali lombardi che possono tornare alla "nuova normalità". Dieci presidi (inclusi Bergamo, Crema e Cremona) rientrano nelle reti che si occupano di ictus, infarti, traumi e neurochirurgia d’urgenza, e tutti possono cominciare a ripristinare fino al 60/70% dell’attività pre-pandemia, ma sempre pronti a fronteggiare una nuova emergenza covid. Per smaltire gli arretrati, la Regione sblocca anche le prestazioni in libera professione, "ferma restando la necessità di garantire il corretto equilibrio" tra mutuabili e a pagamento. Tutte le aziende dovranno preparare un piano di ripartenza da sottoporre all’Ats. La priorità è "intercettare quanto più possibile" chi, anche asintomatico, potrebbe portare l’infezione in corsìa. L’accesso dev’essere limitato "ai casi di reale necessità", e occorre mantenere ove possibile il distanziamento, evitando comunque gli assembramenti. Ogni ospedale, pubblico o privato, dovrà compartimentare percorsi e aree. 

Gallera: ulteriori aperture solo se c'è sicurezza

"Finché i dati continuano a ridursi così la situazione è positiva. I risultati della riapertura li vedremo tra 10-15 giorni. C'è un monitoraggio costante e continuo". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, in collegamento con 'Mattino Cinque' su Canale 5. Quanto alle riaperture di bar, ristoranti e parrucchieri, Gallera ha spiegato: "E' chiaro che i bar e i ristoranti sono i luoghi più sensibili. Noi abbiamo sempre detto 'non quando ma come'. Questa sarà una settimana molto intensa, se alcune attività avranno individuato come riaprire in sicurezza potrebbero riaprire. Immagino forse i parrucchieri". 

L'assessore ha infine aggiunto che "ora c'è un tavolo del presidente Fontana con le categorie produttive e verificheremo se ci sono dei protocolli che lo garantiscano. Il tema della ripartenza del mondo economico è fondamentale anche per noi". Quanto alle immagini della settimana scorsa con i Navigli pieni di gente nell'ora dell'aperitivo, Gallera le ha definite sono "imprudenti". Evidentemente bisogna che ci siano controlli e un'azione che dissuade dall'interpretare. C'è da un lato il senso di responsabilità e dall'altro la necessità di controllare". I parchi "forse è più opportuno che rimangano chiusi - ha osservato Gallera -. Domenica erano più vigilati rispetto a sabato".