
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana
Milano, 24 aprile 2020 - Superano quota settantamila (per l'esattezza sono 70.165) le persone positive al coronavirus in Lombardia, con un aumento di 1.073 casi rispetto a mercoledì. I tamponi complessivamente effettuati sono 302.715, 12.016 in più nelle ultime 24 ore. I ricoverati in terapia intensiva sono scesi sotto quota 800: sono infatti 790 (-27). "In 20 giorni siamo riusciti a ottenere un risultato importante - spiega l’assessore alla Protezione civile della Lombardia Pietro Foroni -. Il 3 aprile eravamo al picco con quasi 1.400 ricoverati in terapia intensiva, oggi siamo sotto gli 800". I ricoverati negli ospedali lombardi per coronavirus sono 9.192, in calo di 500 rispetto a mercoledì. I pazienti che hanno superato l’infezione sono un totale di 44.220, in aumento di 1.400 unità in 24 ore Le persone guarite dopo almeno un passaggio ospedaliero sono invece 23.352. I decessi di persone risultate positive al coronavirus sono invece 12.940 in aumento di 200 unità rispetto a mercoledì. L’impatto della malattia stando a uno studio del Policlinico di Milano è "rilevante anche se porta al decesso una percentuale molto bassa di tutte le persone", ma nei pazienti più gravi la mortalità è "del 49% in pratica una persona su due ricoverata in Terapia intensiva".
I dati delle province
Nella provincia di Milano i casi risultati positivi sono 17.277, 277 più di mercoledì (+480 il giorno prima). Di questi 7.221 nel capoluogo, 106 in 24 ore (+160 il giorno prima) A Bergamo e Brescia, i casi rimangono indicativamente stabili o leggermente in aumento: a Bergamo si sono registrati 98 nuovi casi (totale 10.946), mentre ieri il dato parlava di una crescita di 60 casi e l'altroieri di 50. A Brescia, invece, i casi in totali sono arrivati a 12.308 e nelle ultime 24 ore i dati parlano di 130 nuovi casi, mentre ieri erano 100 e l'altroieri 74. A Cremona sono 101 i nuovi positivi, con il totale che arriva a 5.807; a Como sono invece 83 in più rispetto a ieri (2.764 in totale) e a Pavia +76 (3.874). Poi seguono Monza Brianza (+64), Lodi (+46), Mantova (+45), Sondrio (+44), Varese (+38) e Lecco (+23).
Nuovi indagati al Trivulzio
Ci sono nuovi indagati tra i vertici e responsabili del Pio Albergo Trivulzio, oltre al dg Giuseppe Calicchio, nell'inchiesta per epidemia e omicidio colposi della Procura di Milano. Da almeno cinque giorni il Pio Albergo Trivulzio di Milano non pubblica più sul suo sito il bollettino quotidiano per aggiornare sulla situazione di malati e contagi per l'emergenza Covid all'interno delle sue strutture e dei vari reparti. Perquisizioni dei Nas stamattina anche nella Rsa di Mediglia, dove dall'inizio di marzo sono morte 60 persone.
Fontana: anticostituzionale limitare la vita degli over 60
"Arrivare a limitare la vita dell'ultrasessantenne mi sembra inaccettabile». Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, commentando alcune misure allo studio per la fase 2. "Percorsi differenziati sì, ma limitare la vita e la libertà in base alle fasce d'età la vedo molto più discutibile - ha aggiunto il governatore - anche dal punto di vista costituzionale e delle libertà che la Costituzione sancisce. Bisognerà prevedere maggiori attenzioni e fare in modo che le attività che comportano un rischio maggiore non vengano compiute da chi ha più possibilità di essere colpito dal virus, prevedere controlli maggiori anche dal punto di vista sanitario delle possibilità di essere sottoposti più spesso a valutazioni". In merito alla ripartenza Fontana ha precisato: "Sono convinto che si deve ripartire ma non liberi tutti e ognuno ricomincia a fare quello che vuole". Per il governatore si dovrà ripartire "gradualmente, cercando di rispettare le precauzioni dettate e ripetute in questi giorni" per "ripartire garantendo la sicurezza sui trasporti, garantendo le attività produttive e commerciali e poco per volta per evitare che si crei troppa confusione e capendo che i nostri stili di vita cambieranno, per un certo periodo finché non avremo una cura sicura" e "dovremo imparare a conviverci".
Potenzialità di 10.000 test sierologici al giorno
"Oggi abbiamo una potenzialità di 10.000 test sierologici al giorno ed è il numero di quelli che si stanno facendo, in parte ai cittadini e in parte, in via subordinata, al personale sanitario". Lo ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera in commissione consiliare Sanità, a proposito dei test per la determinazione degli anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus, sviluppati dal Policlinico San Matteo di Pavia con la multinazionale Diasorin e partiti ieri nelle province lombarde più colpite dal Covid. "La potenzialità può anche aumentare, abbiamo acquistato da questa ditta un numero preciso di kit. Speriamo che a questa manifestazione di interesse aderiscano anche altri", ha spiegato Gallera riferendosi alla procedura dalla centrale acquisti della Regione Aria, aperta dal 20 aprile a oggi, per valutare altri test con le stesse caratteristiche. "Così come abbiamo fatto per la Diasorin, ci sarà in attesa della gara un affidamento diretto", ha aggiunto, assicurando che sarà "tutto fatto nel rispetto delle norme che Aria ha verificato prima di compiere questi passi. Poi chi di dovere metterà a disposizione le procedure con la massima trasparenza".
Gallera: attività ospedali riprenderà al 60-70%
"Si sta concordando con le Ats un piano per una graduale riapertura delle attività sospese" dagli ospedali "durante il picco epidemico" del covid. Lo ha comunicato l'assessore Gallera in commissione Sanità, spiegando che "fino a diversa indicazione l'incremento delle attività potrà essere programmato fino a un massimo del 60-70% delle attività ordinaria pre-Covid" e ciò "al fine di mantenere una riserva di risorse immediatamente disponibile nel caso di improvvisa recrudescenza dell'epidemia". "Anche nella fase più limitata dell'epidemia" il numero dei posti letto per i pazienti Covid "ritenuti indispensabili non può essere inferiore ai duemila", ha aggiunto. L'assessore ha sottolineato che "resta confermato il ruolo degli hub a supporto delle attività per le strutture maggiormente coinvolte nella gestione dei pazienti Covid" ma "progressivamente si riattivano le attività soprattutto per le patologie tempodipendenti nei vari presidi, in funzione della disponibilità degli spazi e della loro sanificazione". In questa fase "la situazione va tenuta sotto controllo - ha detto - la logica è di essere ancora tutti pronti e allertati a gestire qualunque situazione. Il primo tema è la protezione degli operatori. Nei nostri ospedali andranno create situazioni con delle barriere, e poi c'è il tema dell'individuazione di aree o di ospedali Covid. Tutto questo ragionamento è oggetto di un confronto puntuale anche con il Ministero, con gradualità e prudenza".
Polemica sui dati, Fontana: risponderò a Sala
"Il sindaco di Milano mi ha scritto una lettera formale per chiedere una serie di informazioni e dati relativi alla città, cui seguirà oggi la risposta formale, com'è ovvio". Lo rende noto il governatore Fontana. "Poi - aggiunge Fontana - svolge un ragionamento più 'politico' sui social citando stime epidemiologiche più ampie benché non ancora confermate da dati ufficiali. Tutti noi siamo impegnati a valutare la opportunità di possibili riaperture alla luce delle regole di sicurezza individuale e collettiva che vengono indicate". Per Fontana "è il lavoro che si sta svolgendo nelle cabine di regia sia regionale che nazionale, in collaborazione con l'Istituto Superiore della Sanità. Se la preoccupazione del sindaco è finalizzata a stabilire - così come si sta facendo in questi giorni insieme - le possibili aperture e la metodologia per farlo in sicurezza con gradualità e prudenza, dovrebbe già sapere che è anche la stessa preoccupazione della Regione".
Boom di utenti per l'app CercaCovid
A tre settimane dal lancio del progetto CercaCovid, la nuova funzione sulla app gratuita della Regione è stata utilizzata da un milione 91.397 utenti unici che hanno compilato 2 milioni 185.797 questionari. I più attivi sono gli abitanti di Milano e hinterland, i brianzoli e i lecchesi: più di uno su dieci usa la app. Del milione di lombardi (uno su dieci) che hanno compilato almeno un questionario CercaCovid, quasi uno su quattro (il 23,7%) ha segnalato di avere o aver avuto almeno un sintomo non lieve riconducibile al coronavirus, e quasi sei su dieci ne hanno avuti due.
Fase 2: la Lombardia punta sui drive-in
La Lombardia prepara una ripartenza in sicurezza per la cultura, con il progetto pilota sui drive-in. La 'prima' si terrà al Vittoriale degli Italiani. "Nella nostra programmazione annuale avevamo già previsto la creazione di drive-in - spiega l'assessore lombardo all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli". Il parcheggio del Vittoriale è capace di ospitare un drive-in da 50-60 posti auto per oltre un centinaio di spettatori.