Coronavirus, Lombardia a due facce: calano i ricoveri ma crescono i contagi

Nelle ultime 24 ore altri 1.161 nuovi casi (480 nel Milanese), ma la Regione sottolinea "il trend epidemiologico in calo da 18 giorni"

Coronavirus, medici e infermieri in ospedale (foto Ansa)

Coronavirus, medici e infermieri in ospedale (foto Ansa)

Milano, 22 aprile 2020 - In Lombardia oggi sono stati registrati 1.161 nuovi casi di persone positive al coronavirus e 161 decessi. In totale, dall'inizio dell'epidemia, il dato è di 69.092 contagi e 12.740 morti. Ieri erano stati registrati 960 positivi e 203 morti mentre due giorni fa c'erano stati 735 casi e 163 decessi. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 13.502 tamponi il che portano il numero totale a 290.699. Nuovi contagi ancora in aumento, dunque, anche se la Regione pone l'accento sul caso dei ricoveri, sia in terapia intensiva (817, -34 rispetto a ieri) sia negli altri reparti Covid (9.692, -113). "Il dato dei ricoveri è in costante calo da 18 giorni - ha osservato Melania Rizzoli, assessore regionale all'Istruzione e medico - il trend epidemiologico è chiaro, non dobbiamo abbassare la guardia ma siamo sulla strada giusta". Confortante anche il dato dei dimessi: ieri sono andati a casa 736 pazienti, con il totale che sale a 19.087.

I dati nelle province

I contagi da coronavirus restano però alti e in provincia di Milano arrivano a toccare quota 17mila, con 480 casi registrati nelle ultime 24 ore. Milano città supera i settemila contagi (7.116) con nuovi 161 positivi da ieri. A Brescia i nuovi positivi sono 100 (12.178 in totale) e a Bergamo 60 (10.848). A Pavia si registrano invece 93 nuovi casi (3.798 in totale), a Como 89 (2.681), a Cremona 65 (5.706). Incrementi minori a Varese (2.302, +51), Sondrio (1.012 , +46), Mantova (2.977, +44), Monza (4.253, +42), Lodi (2.787, +36) e Lecco (2.109, +16).

Ripartenza, le richieste al Governo

Certezze sulle date per la riapertura di alcune attività lavorative e necessità di capire se il Governo, nelle ipotesi previste per una ripartenza modulata anche su orari flessibili e più lunghi e dilatata nella settimana, ha condiviso le stesse con le organizzazioni sindacali. Secondo fonti della regione Sono alcuni dei punti posti all'attenzione del Governo dalla Regione Lombardia durante la cabina di regia. La Lombardia punta innanzitutto sulla rapida riapertura dei cantieri edili e delle filiere produttive legate in particolare all'export oltre che delle attività terziarie al servizio di esse, ribadendo che  è fondamentale capire "come" e "quando". Tra le richieste avanzate dalla Lombardia anche un'attenzione particolare verso la gestione del servizio di trasporto pubblico, soprattutto per quanto riguarda il controllo dei flussi dei passeggeri, e della vita quotidiana dei bambini, considerando la chiusura di scuole e asili.

Progetto Cercacovid

Il vicepresidente regionale Fabrizio Sala ha fatto un punto sull'app AllertaLom. "Il progetto Cercacovid - ha detto -  attivato tre settimane fa da Regione Lombardia all'interno dell'app allertaLOM, ha registrato una partecipazione straordinaria e, ad oggi, abbiamo raggiunto e superato il nostro obiettivo di un milione di utenti unici con oltre 2,1 milioni di questionari compilati". "Il 5,9% dei partecipanti - ha precisato il vicepresidente- segnala la presenza di almeno 2 sintomi non lievi di cui il 2,1% ne segnala 3. Tra i sintomi più comuni riportati la dissenteria con il 13,9%, l'alterazione del gusto e dell'olfatto con il 6% e una quota non trascurabile di persone con congiuntivite, il 4% e stanchezza oltre la norma, il 3%". Ad esempio, il 28% delle persone che segnala 2 sintomi unisce dissenteria ed alterazione del gusto e olfatto. Nel 16% dei casi l'alterazione del gusto e dell'olfatto si unisce alla stanchezza oltre la norma, nel 14% a dolori muscolari. Il questionario permette inoltre di segnalare gli spostamenti per lavoro (Cap di domicilio e Cap del luogo di lavoro). Dai dati statistici è emerso che il 25% dei partecipanti si sposta per lavoro, di questi il 31% di questi resta nel proprio Comune, e in media il 75% degli spostamenti per lavoro avviene all'interno della stessa provincia. Le mete piu' frequenti degli spostamenti sono Milano, Brescia, Bergamo e Monza. Le province dove il questionario è stato maggiormente compilato sono Milano, Monza Brianza e Lecco che hanno visto la partecipazione di più del 10% della popolazione, ma in nessuna provincia si scende sotto il 6%.

Fontana: "Governo ha tenuto segreta la pandemia? Conte chiarisca"

"Il governo era al corrente dei rischi della pandemia ma li ha tenuti segreti. L'ha detto il direttore generale del ministero della Sanita', Urbani, parlando di un piano riservato. Sono rivelazioni gravissime: e' la verita'?". Se lo domanda il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, secondo cui "l'Italia e la Lombardia hanno il diritto di sapere, dunque chiedo chiarimenti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte".

I 'Lombard Bond'

 Il “bazooka” promesso per il rilancio dell’economia lombarda che il presidente della Regione Attilio Fontana ha illustrato sarà finanziato a debito. Come accade per lo Stato. "I tre miliardi per il piano straordinario di investimenti in Lombardia sono previsti a debito utilizzando obbligazioni a seconda della convenienza e del tasso che il mercato offrirà – spiega l’amministrazione regionale in una nota –. I Lombard bondsaranno autorizzati in base alle effettive necessità di cassa, come farebbe un buon padre di famiglia". Tradotto: non è detto che tutta la cifra annunciata - spampata peraltro su tre anni e pari quindi in media a un miliardo di euro all’anno - venga spesa tutta. Lo sarà solo secondo le necessità.

Test sierologici, si parte da Codogno e Val Seriana

Si parte dalla zona di Codogno e dalla Val Seriana, dai territori più colpiti dall’emergenza coronavirus delle province di Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia. Da domani iniziano i test sierologici per un primo bacino di circa 50mila lombardi, con l’obiettivo di estendere dal 29 aprile le analisi a tutta la Lombardia raggiungendo una fascia sempre più vasta della popolazione. I kit sono forniti dalla ditta DiaSorin, con sede a Vercelli. Si tratta di test messi a punto con il San Matteo di Pavia che consistono in un prelievo del sangue che serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi e se questi sono neutralizzanti per il virus.  Le prime convocazioni dei milanesi dovrebbero partire la settimana prossima, entro mercoledì 29 aprile se i tempi verranno rispettati. Una prima tranche verrà contattata al telefono per fissare un appuntamento nel centro prelievi più vicino per effettuare il test.