Coronavirus in Lombardia, 22.264 positivi: "In un mese è cambiato tutto"

Il contagio corre a Bergamo, Brescia e Milano. I decessi hanno raggiunto quota 2.549. I dimessi sono 4.235. Guarito neonato a Lecco. Gallera: speriamo in rallentamento

Emergenza coronavirus in Lombardia

Emergenza coronavirus in Lombardia

Milano, 20 marzo 2020 – E' passato un mese dalla scoperta del primo caso di Coronavirus a Codogno (Lodi). Oggi i positivi nella regione sono 22.264  (+2.380) stando ai dati forniti dall'assessore al Welfare Giulio Gallera. Il dato invece delle persone ricoverate è di 7.735, 348 in più rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 1.050, 44 in più delle 24 ore precedenti, mentre i decessi sono arrivati a quota 2.549. Le persone dimesse sono 4.235, "non ancora negative, ma in isolamento domiciliare".

I dati delle province

Nella Provincia di Bergamo aumentano di 509 unità i casi di coronavirus. Il totale è salito a 5.554 persone. Nella provincia di Brescia, l'incremento è stato nelle ultime 24 ore di 401 unità per un totale di 4.648. A Milano i casi sono 3.804 (+526) di cui 1.550 a Milano città (+172).  Crescono i positivi anche a Cremona, dove l'aumento è di 106 persone, per un totale di 2.392. Nella provincia di Lodi, invece, dove si era sviluppato il primo focolaio di Codogno, i casi aumentano ma, come negli ultimi giorni, di un numero non così significativo: +69. I casi positivi qui sono 1.597. Seguono Monza Brianza, dove la crescita si è fatta più impetuosa, con 321 nuovi casi, per un totale di 816 persone positive, Mantova, con 723 positività (+87) e Pavia (+94) dove i contagi sono arrivati a quota 1.104. A Lecco 676 positivi (+146), a Como 380 (+42), a Varese 328 (+38), Sondrio 163 casi (+8). 

Il "folle week-end" e l'attesa del rallentamento

"Le positività di oggi fotografano quello che è successo 10/12 giorni fa - ha ricordato Gallera -. Quel folle week-end in cui tutti erano per strada e non c'era alcuna consapevolezza, con parchi e strade piene di persone, come se nulla fosse. Da lì il provvedimento. Da lunedì è cambiato tutto con comunicazione diversa e maggiore consapevolezza. Noi confidiamo che si vedano risultati delle misure nei prossimi giorni". 

Un mese dal paziente 1

"E' cambiata la regione, il nostro modo di vivere – Gallera -. Ci abbiamo messo un po' a capire con chi avevamo a che fare, come cittadini. Anche se il nostro sistema sanitario ha reagito subito, in maniera forte. A meno di 24 ore dall'individuazione del caso positivo c'è stata l'istituzione della prima zona rossa. E da allora è stata una corsa a dare una risposta a questa emergenza. I medici e gli infermieri sono gli eroi di questi trenta giorni, hanno dato tutto se stessi, senza farsi domande. Anche i cittadini hanno inziato a essere sempre più dentro questa battaglia: non solo con le donazioni ma anche restando in casa. Dobbiamo farlo sempre di più. Dobbiamo fare di tutto per evitare di contagiare ed essere contagiati. Moltissimo lo superano con facilità ma rischiano di contagiare qualcuno che lo può vivere più duramente. E' una battaglia da combattere con determinazione". 

Respiratori e reclutamento personale

I due problemi princiali messi in luce dall'assessore Gallera sono sempre il reperimento di respiratori e materiali (che arrivano anche se con difficoltà) e il personale. A oggi in Regione sono arrivate 3.400 domande e una piattaforma informatica per processarle. In un mese sono state immesse 347 persone in più negli ospedali. "Un dato positivo è dato dagli specializzandi e stanno iniziando ad arrivare anche i medici pensionati - ha detto Gallera -. La parte migliore del paese si mobilita ma è il mondo che ci viene incontro"

Ospedale da campo a Cremona

In mattinata a Cremona è stato aperto l'ospedale da campo donato dalla Samaritan's Purse, una ong della chiesa evangelica americana. Iin pochi giorni si è approntato un vero ospedale, gestito interamente dai volontari, "persone esperte che si integrano a nostro personale" ha detto Gallera. "Oggi c'era clima di grande riconoscenza - ha detto Gallera – E' un contributo pratico ed emotivo. Noi lombardi non siamo soli ma c'è chi ci aiuta. Arriveranno dall'estero altre persone (atteso per domani l'arrivo di medici cubani ndr) perché l'obiettivo è garantire cure a tutti". Gallera ha poi visitato il presidio di Cremona, dove il reparto di neurochirurgia (un'eccellenza lombarda) è stato riconvertito per i pazienti Covid-19. "C'è grande volontà di combattere insieme questa battaglia".

Neonato dimesso a Lecco

A Lecco c'è un bambino di 40 giorni positivo, oggi è stato dimesso perché guarito da Covid-19. "I bambini continuano a nascere e hanno anche la forza di andare oltre il coronavirus. Sono la nostra forza e il nostro futuro" ha aggiunto. 

I dati delle celle: "Ancora troppi spontamenti"

"I numeri degli spostamenti sono ancora troppo alti. E guardando le fasce orarie, abbiamo dei picchi importanti alle 18 e alle 19 e alle 12 alle 13. La gente in questi orari si sposta di più e lo fa per motivi lavorativi vista l'apertura delle attività produttive e professionali" ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, riguardo alla mobilità dei lombardi attraverso l'analisi dei dati aggregati degli spostamenti dei dispositivi di telefonia mobile. Uno strumento attivato da lunedì in via sperimentale e affinato giorno dopo giorno fino a raggiungere un grado di attendibilità sempre più elevato.  "Il dato che abbiamo rappresenta circa l'85% del totale della popolazione lombarda - ha aggiunto il vicepresidente  Sala - pertanto è più che affidabile". Il vicepresidente della Regione Lombardia ribadisce, anche in questa occasione, l'appello a restare a casa e a uscire soltanto per vere e comprovate necessità". 

Esercito in strada a Milano

Arriva l'esercito nelle strade di Milano per l'emergenza coronavirus. Stamattina il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha disposto, secondo le indicazioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che 114 militari verranno impiegati direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Bergamo testa farmaco

Sperimentazione su un farmaco all'ospedale di Bergamo già approvato per altre indicazioni, che potrebbe rivelarsi efficace nei malati di coronavirus. Eusa Pharma, azienda biofarmaceutica globale specializzata in oncologia e malattie rare, annuncia con l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l'avvio di uno studio con l'anticorpo monoclonale siltuximab in pazienti Covid-19 che hanno sviluppato gravi complicazioni respiratorie. I dati iniziali sono attesi per la fine di marzo.

Morto carabiniere a Bergamo

Un'altra vittima del coronavirus tra le forze dell'ordine: a Bergamo nella notte è morto Claudio Polzon​i, carabiniere di 47 anni, appuntato scelto dell'Arma. Sposato, lascia una figlia di 10 anni. Era ricoverato all'ospedale Papa Giovanni. E' deceduto mella tarda serata di ieri, a causa delle complicanze di una  polmonite da coronavirus. L'Arma dei carabinieri "esprime le sue profonde condoglianze e piange così la seconda scomparsa a causa di questa terribile malattia. 

Morta cassiera a Brescia 

Tragedia a Brescia dove è morta una donna di 48 anni, risultata positiva al coronavirus. La donna lavorava come cassiera in un supermercato di Brescia. Il punto vendita stamane è stato chiuso  questa mattina è stato chiuso per consentire la sanificazione degli ambienti.

La preghiera di Papa Francesco

"Ieri ho ricevuto il messaggio di un sacerdote dalla Bergamasca che chiede di pregare per i medici di Bergamo, Treviglio, Brescia, Cremona, che stanno al limite del lavoro, stanno dando proprio la propria vita per aiutare gli ammalati, per salvare la vita degli altri". Lo fa detto il pontefice all'inizio della messa di stamane a Casa Santa Marta. "E anche preghiamo per le autorità, che per loro non è facile gestire questo momento, e tante volte soffrono delle incomprensioni".