Coronavirus, in Lombardia 984 casi. Aiuto da sanità privata e infermieri neolaureati

Gallera: "Insieme per superare emergenza". Nella regione 31 decessi. Lauree anticipate per immettere infermieri. L'appello: tutelare over 65. Tutti gli aggiornamenti

Il Sacco punto di riferimento regionale

Il Sacco punto di riferimento regionale

Milano, 1 marzo 2020 - "Siamo al nono giorno di emergenza, è stata una giornata intensa, passata al lavoro con governatori delle altre regioni per provvedimento steso con Governo. Il lavoro va nella direzione di eliminare ogni rischio sanitario per i cittadini, pensando anche alla situazione economica". Queste le parole del governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con Palazzo Lombardia. "La ripartenza è qualcosa che vogliamo che avvenga ma resta la necessità di prestare attezione alle questioni sanitarie. Anche perché se non riusciamo a superare situazione sanitaria è più difficile parlare di ripartenza. Ringrazio il settore privato della sanità che ha mostrato volontà di collaborare con noi, già da domani 14 medici entreranno nel nostro sistema". 

I dati in Lombardia

La Regione è al lavoro per la costruzione della rete ospedaliera per fronteggiare la crisi del Covid-19. L'assessore al Welfare Giulio Gallera ha spiegato che oggi "sono 984 i casi positivi su un totale di 6.879 tamponi effettuati". I ricoverati non in terapia intensiva sono 406, quelli in terapia intensiva 106. La provincia con più casi resta quella di Lodi con 344 contagiati, segue il Cremonese con 214 casi. Terza provincia per numero di tamponi positivi è quella di Bergamo (209 casi). Nel Pavese i casi sono 78, in provincia di Brescia 49, a Milano 46 (18 nel Comune di Milano). Seguono Monza e Brianza (6 casi), Mantova e Varese con 4 casi. In provincia di Sondrio 3 casi, a Como e Lecco 2. In attesa di verifica 23 casi.

In isolamento domiciliare ci sono 375 persone, mentre i dimessi e trasferiti al domicilio sono 73. "I pazienti che stanno bene ma che sono ancora positivi vengono messi a domicilio in attesa di accertare negatività con tampone, in modo da non occupare un posto letto in Malattie Infettive, restando a domicilio per 14 giorni". Il numero dei decessi è salito a 31 (over 75 nella maggior parte dei casi, con patologie pregresse). "Attendiamo la valutazione dell'Istituto Superiore di Sanità" per stabilire se fossero "persone che avevano anche il Coronavirus e se sono decedute per una complicazione del quadro sanitario o se la causa è stato il Coronavirus", ha spiegato l'assessore.

La sanità privata in campo

"Come preannunciato abbiamo fatto incontro con tutte strutture private accreditate - ha spiegato Gallera -. E abbiamo trovato assoluta disponibilità a mettere a disposizione posti letto delle terapie intensive e anche a entrare a far parte della gestione dell'emergenza. Da oggi entrano a tutti gli effetti nella cabina di regia. Sarà ampliata in maniera significativa la disponibiltià di posti nelle terapie intensive. Ora posti ci sono ma serve un numero ampio, anche per consentire gestione dei casi che non sono coronavirus. Serve anche sostenere presidi in difficoltà con altro personale".

Lauree anticipate per infermieri

Sul fronte del reclutamento un'altra importante novità. "Un'altra notizia bella è che nel mese di aprile si sarebbero laureati solo a Milano cento infermieri e tanti altri in Lombardia - ha detto Gallera -. Saranno anticipate lauree per immetterli subito nel sistema. Le lauree saranno online, in modo da avere a disposizione entro 10 marzo molti infermieri".  "Assumeremo chiunque, giovani o pensionati. Devono essere qualificati. Vanno benissimo gli specializzandi - ha spiegato -. Non è un momento per fare polemiche ma che ognuno si metta a disposizione e si tiri su le maniche. Chiunque ha una competenza e vuole metterla a disposizione lo faccia". "Domani approveremo una delibera che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro per le aziende per l'acquisto di materiale e per approntare i posti letto delle malattie infettive e che prevede i primi 10 milioni di euro per l'assunzione del personale" ha aggiunto. Gallera ha inoltre sottolineato che l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) "ha espresso giudizi molto postivi per modello Regione Lombardia e ha detto che vorrebbe adottarlo anche per altri Paesi".

Appello per gli over 65

Gallera ha poi posto l'attenzione sugli over 65. "Abbiamo una mole importante di persone che devono essere seguite - ha detto -. Le persone che hanno più di 65 anni rallentino scambi. Vogliamo attivare piani a sostegno di queste persone che devono muoversi da casa il meno possibile. Importante sfruttare servizi già rodati dai comuni, con piani per l'emergenza caldo, ad esempio. Gli anziani non devono avere la necessità di uscire. Se riusciamo a proteggere queste persone, in modo da farle muovere poco per quindici giorni, può essere risolutivo per fronteggiare problema virus".  

Il decreto: tutte le novità

"Entra in vigore decreto, condiviso a libello istituzionale ma anche scientifico" ha detto il vice presidente della regione Lombardia Fabrizio Sala. Per quanto concerne regione Lombardia cinema e teatri restano chiusi. Per i musei ingressi contingentati e si introduce un elemento per evitare assembramenti, con persone distanziate almeno un metro uno dall'altro. Confermata la sospensione di tutte le lezioni scolastiche di ogni ordine e grado. Possibile accedere a luoghi di culto, ma sospese cerimonie. Aperti bar, pub e ristoranti. Per province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona nel week-end esercizi commerciali in centri commerciali resteranno chiusi a eccezione di farmacie e parafarmacie e alimentari. Chiusi palestre e centri benessere. (Tutte le informazioni)

Il fronte economico

L'assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini ha focalizzato l'attenzione sull'impegno della Giunta per l'approvvigionamento dei presidi sanitari necessari a fronteggiare l'emergenza. "Dialoghiamo con il Governo e le parti sociali - ha rimarcato - per individuare i primi interventi anche fuori dalla 'zona rossa'.  "Difficile quantificare i danni di questa crisi - ha detto - considerando che il nostro Paese si trovava già in una situazione critica. Nell'economia nazionale Milano pesa per il 10,2% del Pil, la Lombardia per il 22,3%. Ci rendiamo conto quanto sarà difficile reperire le risorse necessarie: stiamo lavorando con il Governo e con le parti sociali. Garantiamo ai cittadini lombardi tuto il nostro impegno per offrire risposte rapide ed efficaci in un momento difficilissimo, non prevedibile e di assoluta straordinarietà". "E' stata istituita in Regione Lombardia - ha proseguito Caparini - una task force economica permanente con gli assessori Mattinzoli e Rizzoli e coordinata dal vicepresidente Sala - stiamo raccogliendo le istanze e i suggerimenti dei rappresentanti delle categorie produttive perché mercoledì incontreremo il premier con il ministro dello Sviluppo economico per definire gli interventi urgentissimi da attuare". 

Gallera e Foroni nella zona rossa

Domani gli assessori regionali al Welfare e alla Protezione civile saranno nel lodigiano. Gallera e Foroni, saranno alle ore 9.30 all'ospedale di Lodi da dove si collegheranno con Palazzo Lombardia per partecipare alla seduta di Giunta convocata per le 10. A seguire è previsto uno spostamento a Codogno, dove i rappresentanti della Giunta del presidente Fontana si recheranno in ospedale e incontreranno il sindaco. La giornata, presumibilmente nel primissimo pomeriggio, proseguirà con una visita anche all'ospedale di Cremona. "Avrei voluto farlo personalmente ma, visto il periodo di 'autoisolamento' al quale sono costretto, ho chiesto i miei assessori Giulio Gallera e Pietro Foroni di dimostrare concretamente la mia vicinanza ai lombardi che vivono nella 'zona rossa' e non possono muoversi" ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, annunciando la visita.

A Baggio i primi pazienti

I due spazi sono stati allestiti in meno di una settimana e sono pronti ad accogliere persone da tenere in isolamento. I primi ospiti verranno trasferiti dopodomani nel padiglione dell’ospedale militare di Baggio a Milano, all’interno della caserma Annibaldi: "Martedì si attiverà la struttura e cominceremo a portare pazienti – ha annunciato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera –. Il profilo degli idonei è quello di pazienti che possono essere dimessi dagli ospedali, ma magari possono essere ancora positivi. Così liberiamo posti letto in attesa della loro negativizzazione". I lavori in via Saint Bon sono terminati martedì, e già da mercoledì mattina i locali, resi più confortevoli a tempo di record dagli specialisti dell’Esercito (coadiuvati da un team di esperti arrivati apposta dal Policlinico militare del Celio di Roma, compreso un infettivologo), sono a disposizione. 

Confermate modifiche sulle linee Trenord

Nella settimana dal 24 febbraio al 1° marzo, in seguito alle misure attuate per affrontare l'emergenza coronavirus, sui treni lombardi di Trenord è stato rilevato un calo dell'affluenza del 60%, da 820mila a 350mila passeggeri in un giorno feriale, per la sospensione delle attività di atenei, scuole e diverse imprese. Rimanendo confermati tali provvedimenti, nella settimana da lunedì 2 a domenica 8 marzo viene confermata la riduzione del servizio Trenord che riguarda l’8% delle 2300 corse programmate. In Lombardia circoleranno 2100 treni. Inoltre da lunedì 2 marzo in seguito al ripristino dei binari dell’Alta Velocità sulla linea Milano-Piacenza da parte di RFI i treni della linea S1 Saronno-Lodi avranno nuovamente origine e destinazione a Lodi e i treni della linea Milano Centrale-Brescia-Verona avranno origine e destinazione a Milano Centrale.