Coronavirus, strage nei paesini lombardi: decuplicati i decessi

A marzo in 33 Comuni si è avuto un boom di morti. Vittime quadruplicate nella martoriata Bergamo

morti per coronavirus

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Milano, 10 aprile 2020 - Salgono i morti al Nord e non solo nelle grandi città ma anche nei centri di dimensioni più ridotte: "In 33 comuni di piccole dimensioni della Lombardia i decessi a marzo sono aumentati di oltre dieci volte rispetto alla media dello stesso periodo 2015-2019". Lo rileva l’Istat, aggiornando i dati alle prime quattro settimane di marzo e prendendo in considerazione 1.450 comuni. L’istituto segnala Bergamo, che quasi quadruplica i decessi, Brescia, che segna più che un raddoppio. Incrementi oltre il 200% anche a Piacenza e Pesaro.

L’Istat spiega di aver scelto "di concentrare l’attenzione sui comuni presenti in Anpr (l’Anagrafe nazionale della popolazione residente) con dati affidabili che presentano almeno dieci decessi da gennaio al 28 marzo 2020 (perché meno esposti a eccessive variazioni nei dati giornalieri) e che hanno fatto registrare un aumento dei decessii pari o superiore al 20% nei primi 21 o 28 giorni di marzo 2020, rispetto al dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019". Si tratta, sottolinea l’istituto, "dei comuni che presentano un importante eccesso di mortalità rispetto agli anni precedenti". Ciò con l’obiettivo, si precisa, "di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da Covid-19".

Considerando il genere e la classe di età dei deceduti si conferma "il maggiore incremento dei decessi degli uomini e delle persone over 74. Le differenze tra i due generi sono particolarmente accentuale nei più anziani residenti al Nord, per gli uomini infatti si osserva un incremento dei decessi del 163% a fronte del 102% per le donne, nella classe di età 75 e più".