Il Milan è pronto a fare il suo debutto in Champions League dopo sette stagioni di assenza. L'emozione per il ritorno nella manifestazione più importante d'Europa, però, non pare essere al momento il sentimento prevalente fra i tifosi. Da oggi, infatti, sono in vendita i biglietti per i tre match del girone eliminatorio, quello d'esordio con l'Atletico Madrid (mercoledì 28 settembre) e quelli con Porto (mercoledì 3 novembre) e Liverpool (martedì 7 dicembre): i prezzi dei singoli tagliandi hanno fatto alzare più di un sopracciglio fra i supporter del Diavolo. E ora più che l'attesa per il ritorno nella competizione che assegna la coppa dalle grandi orecchie, monta l'irritazione per richieste considerate esagerate.
Il listino prezzi
Qualche malumore c'era già stato in occasione dell'avvio della prevendita del prossimo match di campionato con la Lazio, con un aumento dei prezzi generalizzato rispetto alla prima partita dopo il rientro allo stadio, quella con il Cagliari (un paio di esempi: per gli abbonati il prezzo di un posto in primo anello blu è passato da 27 a 50 euro, uno in secondo blu da 20 a 30 euro). Le richieste per i match di Champions, però, si sono rivelate ancora più salate.
Partiamo dai settori con i prezzi tradizionalmente più alti: escludendo la tribuna d'onore da 490 euro, nel primo anello rosso i biglietti - sono sempre le tariffe riservate agli abbonati in campionato, ovviamente gli ultimi tifosi che hanno sottoscritto la tessera, quella della stagione 2019-2020, poi troncata dal Covid - vanno dai 420 euro delle poltroncine rosse centrali ai 200 del primo rosso laterale, con prezzi intermedi da 320 (poltroncine rosse) e 250 euro (primo rosso). Nel primo anello arancio, altro settore affacciato direttamente sul terreno di gioco, si va dai 390 euro della tribuna arancio centrale ai 149 euro del primo arancio laterale. Sopra i 100 euro anche i settori del primo anello dietro le porte: si spendono 139 euro per il verde (anche con l'opzione family) e il blu.
Passiamo ai settori più distanti dal campo. Il secondo anello rosso centrale costa 149 euro, quello laterale 129, il secondo arancio centrale 139 euro e quello laterale 129. I posti considerati più "popolari", infine: il secondo anello verde e il secondo anello blu, quest'ultimo storicamente identificato con la Curva Sud, la "tana" dei tifosi milanisti più caldi (e spesso più giovani e, quindi, con meno soldi in tasca). Un biglietto in questi due settori costa 119 euro. Il terzo anello, infine, costruito per i Mondiali del 1990 e reso famoso anche dagli sketch del supertifoso milanista Peo Pericoli, "per eccellenza" la zona riservata ai tifosi che vogliono spendere meno ma non vogliono rinunciare a seguire il Milan. Ebbene, un biglietto in terzo anello rosso costa 89 euro (senza distizione per le aree centrali e quelle laterali), mentre un tagliando per il terzo anello blu e quello verde ha un prezzo di 69 euro.
Le reazioni dei supporter
Una volta che i prezzi delle partite sono stati resi noti, i tifosi non hanno tardato a far sentire il loro disappunto. Per esempio sulla pagina Facebook della società, nei commenti al di sotto del post in cui annuncia l'avvio della campagna vendite dei biglietti."Prezzi vergognosi - scrive Tommaso - Che delusione, ci siamo sempre distinti negli anni per i prezzi abbordabili". Gli fa eco Andrea: "Questa cosa va contro ogni etica e ogni valore del milanismo". Furioso anche Davide: "Leggo 119 euro per vedere una partita in curva. Ma stiamo scherzando?". E ancora, Mattia: "120€ secondo blu: un bel ringraziamento per chi in questi anni è venuto ad assistervi a Milan-Rijeka, Atalanta-Milan, Milan-Benevento". E Marco: "Se dovessimo passare il girone cosa proponete un mutuo per un biglietto in curva?". Questi sono solo alcuni degli esempi, ma gran parte dei commenti hanno lo stesso tenore. C'è chi sceglie l'ironia e chi opta per toni più rabbiosi, ma è certo che i supporter milanisti non hanno digerito le tariffe. Ora vediamo se la società risponderà in qualche modo a queste rimostranze.