Artem Uss, arrestato a Malpensa figlio del governatore russo su mandato degli Stati Uniti

È accusato di aver acquistato dagli Usa componenti elettronici per equipaggiare aerei o missili e di averli rivenduti a compagnie russe

È stato arrestato all'aeroporto di Malpensa, su richiesta degli Usa, il figlio di un alto funzionario russo, implicato in un caso di vendita illegale di tecnologie americane a compagnie di armamenti in Russia. L'ambasciata russa in Italia, in un comunicato, ha confermato che Artem Uss, figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, Aleksander Uss, è stato arrestato lunedì. 

L'accusa

Il giorno prima, la giustizia americana aveva annunciato l'incriminazione di una dozzina di persone accusate di aver venduto tecnologie americane alla Russia, alcune delle quali - secondo Washington - sono usate nel conflitto in Ucraina. Artiom Uss è accusato, insieme ad altri quattro russi e due broker petroliferi venezuelani, di aver acquistato dagli Stati Uniti componenti elettronici destinati ad equipaggiare aerei, radar o missili, e di averli rivenduti a compagnie russe eludendo le sanzioni in vigore. Si sospetta che questa rete abbia utilizzato la stessa società di copertura per trasferire centinaia di milioni di barili di petrolio venezuelano in Russia e Cina.

Artiom Uss (The Insider)
Artiom Uss (The Insider)

Scambio di prigionieri

Un altro sospetto russo in questo caso, Yuri Urekhov, è stato arrestato lunedì in Germania, secondo Washington. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha dichiarato che avrebbe chiesto l'estradizione dei due uomini negli Stati Uniti. "La natura politica di queste accuse è ovvia", ha denunciato il governatore Uss su Telegram, in reazione all'arresto di suo figlio.  Questo arresto arriva mentre Mosca e Washington stanno attualmente conducendo negoziati per lo scambio di prigionieri, tra cui la giocatrice di basket americana Brittney Griner, condannata in Russia a nove anni di prigione per traffico di droga.

Le altre persone coinvolte

Gli Stati Uniti hanno accusato cinque cittadini russi e due commercianti di petrolio di nazionalità venezuelana di evasione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. In base all'accusa con 12 capi d'imputazione, nei guai i russi Yury Orekhov, Artem Uss, Svetlana Kuzurgasheva, Timofey Telegin e Sergey Tulyakov, e i commercianti di petrolio venezuelani J. F. S. P. e Juan Carlos Soto. Come riferisce la Tass. Per gli inquirenti americani gli imputati sono coinvolti nell'"orchestrazione di un complesso sistema per ottenere illegalmente tecnologia militare statunitense e petrolio sanzionato dal Venezuela". Secondo il Dipartimento di Giustizia Usa, Orekhov e Uss sono stati arrestati rispettivamente in  Germania e in Italia il 17 ottobre e saranno sottoposti a procedura di estradizione.

Cosa rischiano

Se condannati, gli imputati rischiano un massimo di 30 anni di carcere. L'amministrazione statunitense ha ampliato l'elenco delle sanzioni anti-russe, aggiungendo un cittadino russo e due società con sede in Germania e negli Emirati Arabi Uniti a lui affiliate, ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro statunitense. "Oggi, in coordinamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e il Federal Bureau of Investigation, l'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha designato una rete russa che si procurava tecnologie militari e sensibili a doppio uso da produttori statunitensi e le forniva a utenti finali russi". Le persone designate oggi sono il cittadino russo Yury Orekhov e due delle sue società, Nord-Deutsche Industrieanlagenbau GmbH e Opus Energy Trading LLC.