
Gianna Nannini e Al Bano
Milano, 27 settembre 2015 - Inedito e inaspettato duetto tra i cantanti Al Bano Carrisi e Gianna Nannini a Expo. Entrambi ospiti della degustazione «Personalità diverse prestate al mondo del vino» organizzata dal Comitato Scientifico del Padiglione del Vino al ristorante «da Peck» di Palazzo Italia, i due artisti hanno cantato, tra gli applausi e i flash, il successo di Al Bano «Nel Sole». Seduti allo stesso tavolo dei cantanti, Oscar Farinetti, Gian Marco e Letizia Moratti, Marcello Masi, Luisa Todini, Bruno Vespa e - in un primo momento - anche Massimo D’Alema, tutti accomunati dalla passione e dalla produzione del vino. Per Gianna Nannini, in particolare, era la prima visita al sito. «Expo è meravigliosa - ha commentato la cantante - mi sembra un grande successo, l’impressione che si ha è di grande energia». L’artista si è poi soffermata sul suo amore per il vino. «Prima di cantare - ha detto - ho sempre bevuto vino, perché il vino mi fa cantare l’anima». «Vendo 800mila bottiglie all’anno - ha aggiunto con una battuta Al Bano - ormai vendo più vino che cd».
Il bilancio del padiglione «Vino – A taste of Italy» è di 1,5 milioni di ingressi. La struttura interamente dedicata al vino, posizionata sul Cardo a pochi passi da Palazzo Italia, è stata una delle novità assolute per un’Esposizione universale, come del resto i cluster tematici e il padiglione della società civile Cascina Triulza. Un investimento da 5 milioni di euro, sostenuto da VeronaFiere, l’ente che organizza il Vinitaly, per 2 milioni e dal ministero delle Politiche agricole per 3 milioni. «È un bilancio che va oltre i numeri e parla di un enorme interesse culturale riguardo le nostre produzioni - spiega il presidente di Veronafiere, Ettore Riello - Un grande risultato di squadra, che premia le scelte di quanti hanno creduto nel progetto dell’Expo e del Padiglione del Vino, anche quando crederci non era affatto di moda». Secondo i calcoli di Veronafiere il 30 per cento dei visitatori, circa 500mila persone, ha partecipato alle degustazioni che si svolgono al primo piano della struttura nella Biblioteca del vino – Enoteca del futuro, dove sono disponibili 3.600 etichette di 2mila aziende italiane, con la formula dei tre assaggi più un bicchiere da portare via, a 10 euro.
Mentre sono 460, circa tre al giorno, gli incontri e i convegni organizzati all’interno del padiglione: «Expo è edutainment, educazione e divertimento – spiega il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala - E lo stesso discorso si può fare per il padiglione del vino, che lascerà una traccia nella storia delle Esposizioni universali».