GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Abbiategrasso, aggredì gli agenti della polizia locale: torna libero dopo un mese

Il 23 maggio il 27enne di origine egiziana si scagliò contro i vigili all’interno del comando: venne arrestato, ma per un’irregolarità nella notifica dell’espulsione ora è uscito dal carcere

Agenti della polizia locale (Archivio)

Agenti della polizia locale (Archivio)

Abbiategrasso (Milano) – Il decreto di irreperibilità è nullo e, di conseguenza, quell’ordine di esecuzione per la carcerazione non poteva essere eseguito. A nemmeno un mese dal suo arresto avvenuto al comando della Polizia locale di Abbiategrasso, Mohamed K.E.K.K., 27enne di origine egiziana esce dal carcere nel quale era finito lo scorso 23 maggio. Quel giorno il giovane era entrato nel comando della Polizia locale di Abbiategrasso e, dopo una discussione, si era scagliato contro gli agenti che erano riusciti a fermarlo solo grazie allo spray al peperoncino in dotazione.

Era stato arrestato e portato al Commissariato di Vigevano (Pavia) per le operazioni di fotosegnalamento. Ed è stato proprio durante il rilevamento delle impronte che era emerso che su di lui pendeva l’ordine di esecuzione della carcerazione emesso dal Tribunale di Lodi per reati connessi agli stupefacenti. Il suo legale, l’avvocato Roberto Grittini, insieme all’avvocato Guya Portaluppi, ha presentato istanza volta ad ottenere la nullità del provvedimento di carcerazione emesso nel 2021. Il giudice del tribunale di Lodi, Eliana Capursi, ha dato ragione al difensore disponendo l’immediata liberazione del 27enne.

Ma per quale motivo il decreto di irreperibilità è stato considerato nullo? Il giovane egiziano nel 2019 venne espulso dall’Italia. E, secondo il giudice “non si sarebbe potuta dichiarare la sua irreperibilità, essendone stata accertata l’assenza dal territorio nazionale. Al contrario si sarebbero dovute acquisire informazioni, ad esempio, presso l’Ambasciata Egiziana ed ottenere un indirizzo cui inviare la raccomandata”.

In buona sostanza, il giudice ha stabilito che le ricerche svolte non erano complete e che il 27enne non è stato ricercato in tutti i luoghi contemplati dal codice di procedura penale. E così, dopo nemmeno un mese di carcere presso la casa circondariale di Vigevano, il giovane egiziano torna in libertà.