PIER GIORGIO RUGGERI
Politica

Castel Gabbiano, autorizzata la nuova logistica: “Noi allibiti, ricorreremo al Tar”

Rilasciato il permesso di costruire un nuovo capannone. Il documento, pubblicato sull’albo pretorio, ha scatenato la reazione della minoranza e del comitato cittadino, da tempo contrari all’arrivo del nuovo insediamento. A esultare è, invece, il comitato del “Sì”

Il permesso di costruire il capannone è stato concesso dal Comune dopo la riduzione della superficie operativa

Il permesso di costruire il capannone è stato concesso dal Comune dopo la riduzione della superficie operativa

Castel Gabbiano (Cremona) – Svolta nella vicenda del sito logistico a Castel Gabbiano: è stato rilasciato il permesso di costruire un nuovo capannone. Il documento, pubblicato sull’albo pretorio, ha scatenato la reazione della minoranza e del comitato cittadino, da tempo contrari all’arrivo del nuovo insediamento. A esultare è, invece, il comitato del “Sì” che, sulla pagina Facebook, annuncia il rilascio del permesso che il Comune ha emesso a favore della società promotrice, la Officine Mak Srl, e attraverso il quale autorizza la realizzazione dell’opera nell’ambito dell’Arp5 (Ambito di riqualificazione produttiva 5).

Il progetto iniziale, con una superficie operativa di oltre tre ettari, era stato sottoposto a verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) da parte della Provincia. Successivamente è stato ridimensionato per rientrare sotto la soglia che rende obbligatoria la procedura. Un passaggio che non è sfuggito agli oppositori dell’impianto: “A questo punto – spiega il consigliere di minoranza Luciano Belotti – è necessario che intervengano gli organi preposti e, pertanto, chiediamo con forza l’aiuto delle istituzioni. Qui non esistono più trasparenza e democrazia”.

Resta inoltre da capire che ne sarà degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria (poco meno di 145mila euro in tutto) che - si legge nel documento - risultano essere “non dovuti in quanto oggetto di scomputo”. La stessa cosa non vale però, per il contributo di 37mila euro relativo alla tassa di smaltimento rifiuti che resta da versare. Belotti poi, rincara la dose: “Sono a dir poco allibito – aggiunge – e, prossimamente, procederò a compiere verifiche per capire, carte alla mano, come tutto questo sia stato possibile. Valuteremo un ricorso al Tar”.