Caso Pamiro, l’ultima speranza: il luminol scova una traccia dentro la casa dei misteri

Crema, sotto la lente le stanze dove viveva con la moglie. Il padre: dal cortile manca una fioriera, cercatela. La verità? Mission impossible

Mauro Pamiro

Mauro Pamiro

Crema (Cremona) - «Mission impossible". È lo sconsolato commento dell’ingegner Franco Pamiro, padre di Mauro, l’insegnante trovato morto, anche ieri presente mentre i periti facevano il sopralluogo annunciato da mesi nella casa dei due coniugi in via Biondini, a Crema. "È come se a un ladro di gioielli dicessero che tra due mesi verranno a perquisire la casa. Secondo voi troverebbero qualcosa? Si dovrebbe avere la fortuna di incocciare quella macchia di sangue ammesso che sia mai esistita". Dunque, si sta cercando nel luogo sbagliato? "No, se è successo qualcosa è capitato qui, ma è troppo tardi".

Sono le nove e mezza di sera e il padre di Pamiro nutre qualche speranza. Sono state controllate le uscite di casa e del garage, gli esperti sono poi passati sul retro per verificare una scaletta di ferro. "Hanno trovato qualcosa", sussurra. Viene confermato che il test del luminol ha trovato una ‘leggera positività’ che dovrà essere verificata. Dieci i campioni prelevati che verranno esaminati nel laboratorio di uno dei periti nominati dal gip di Cremona.

Franco Pamiro mostra le foto della casa al momento del sopralluogo della polizia, quel lunedì subito dopo il ritrovamento del cadavere del figlio nel cantiere di via Don Mazzoleni. Una casa dove sembra ci sia stato un furioso litigio con quadri staccati e a terra anche pasta cruda. "Quel sabato (27 giugno 2020, ndr ) mio figlio è andato da Marchesini. Le telecamere della Coop lo inquadrano alle 14.20 mentre passa in bici con la chitarra e alle 18.30 mentre torna senza, perché l’ha lasciata dal suo amico. La moglie lo raggiunge a casa, alle 20 e lo trova a letto. I due fanno l’amore e poi hanno fame e decidono di uscire. Una vicina sente due persone che escono di casa e riconosce il passo di Debora, non quello di Mauro. Non sa indicare che ore siano. Le telecamere di via Camporelle, sulla villa Muletti, inquadrano Mauro che passa di lì all’1.52 e poi all’altezza di via Cabrini, ben più in là della via del cantiere, all’1.53. Poi accade qualcosa. Mauro la via del cantiere la supera".

L’ingegnere si ferma e fa un passo indietro nel racconto: "Mauro e Debora escono insieme per andare a mangiare. Lei si ferma in auto, lui si avvia a piedi. Una telecamera inquadra un’auto che potrebbe essere la C3 della coppia che va verso Mauro". Debora ha raggiunto Mauro? "Sì, lui sarebbe salito in auto, non hanno trovato aperto il bar-pizzeria e sarebbero tornati a casa. Qui sarebbe successo qualcosa, la casa messa a soqquadro e Mauro potrebbe essere caduto dal suo studio, al secondo piano, andando a picchiare contro una fioriera che ora è sparita. La fioriera aveva 4 bulloni. Mauro rimbalzando dalla scala contro la fioriera ne ha urtato uno e si è procurato il foro sulla fronte".