Coronavirus, nel Cremasco contagi contenuti ma le vittime non si contano più

Tra i deceduti Alberto Crotti, 65 anni allenatore delle giovanili del Crema calcio

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Crema con la tenda pre-filtro

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Crema con la tenda pre-filtro

Crema (Cremona), 26 marzo 2020 - Numeri in aumento, ma contenuti, e questo fa ben sperare. In Lombardia l’aumento dei casi positivi è stato basso. Nella provincia di Cremona si sono registrati 95 casi in più, in linea con gli ultimi giorni e in percentuale di aumento solo del 3,1%. Meglio ha fatto Lodi, con l’1,3% di positivi in più, mentre leggermente sopra è Pavia, al 5,3%. Per il quarto giorno consecutivo il virus rallenta quasi dappertutto. Tuttavia, genera preoccupazione il numero delle vittime nel quale non si annoverano molti decessi avvenuti nelle abitazioni o nelle strutture per anziani, senza che vengano eseguiti i tamponi.

Nel cremasco nel mese di marzo si annoverano molti decessi, oltre 50 nei soli paesi di Castelleone e Offanengo. Ieri Rifondazione comunista ha diffuso un comunicato dove, tra l’altro, si è messo in evidenza che alla Casa albergo (240 ospiti) ci siano stati a marzo una cinquantina di decessi. Per quanto riguarda le altre strutture maggiori, a Vailate, Romanengo, Castelleone, il numero di decessi non è stato comunicato, ma non si indicando in un numero superiore a cento morti. Tuttavia, per esempio al Vezzoli di Romanengo, si fa sapere che il numero dei morti è in linea con quanto registrato lo scorso anno e inferiore a quello di due anni fa. Peraltro proprio quella di Romanengo è stata la prima struttura a sbarrare le porte alle visite fin dal 22 febbraio, riuscendo in questo modo ad arginare il contagio. Il numero dei decessi pesa su tutti i comuni del cremasco, tanto che il sindaco di Pianengo, Roberto Barbaglio, proporrà di intitolare la piazza del comune alle vittime del coronavirus, una volta debellata l’infezione.

E tra le vittime conosciute, lunedì se ne è andato Alberto Crotti, 65 anni di Crema, noto come talent scout e ottimo allenatore delle giovanili del Crema. La scomparsa ha generato profondo cordoglio non solo nel mondo del calcio cremasco che già la scorsa settimana ha pianto la scomparsa, anche lui per coronavirus, di Andrea Micheli, di soli 37 anni, ex presidente della Pergolettese.