
Franco Bordo, portavoce del gruppo, con i compagni di protesta
Crema (Cremona) - Non si fa così. È la sintesi di quanto riferito dai rappresentanti di Crema aperta ieri quando, con un presidio davanti all’ex tribunale, ora hub vaccinale, hanno fatto sentire la loro voce e lanciato una raccolta firme. Lo scopo è chiedere, con la forza di molti cittadini, all’assessore alla Sanità della regione Lombardia Letizia Moratti di cambiare rotta, di non spendere soldi (1.5 milioni) per allestire una casa di comunità dove attualmente sorge l’Ats, cioè nell’edificio di via Gramsci, giudicato inidoneo per mancanza di spazi e di parcheggi, bensì di riconsiderare l’opportunità di usufruire dei 6mila metri quadrati dell’ex tribunale, prossimi all’ospedale e (quasi) pronti per soddisfare questa evenienza.
«Per la nuova Casa di comunità che la Regione intende attivare – dice Franco Bordo, portavoce del gruppo – chiediamo un’adeguata attenzione. Affinché possa essere davvero un nuovo strumento di medicina territoriale e di base al servizio dei cittadini, questa struttura deve essere funzionale, ubicata in spazi adeguati e ben servita con parcheggi per garantire una comoda accessibilità ai cittadini. Tutti ricordiamo come durante le fasi più drammatiche della pandemia, che hanno mostrato varie falle nel nostro sistema sanitario, da parte dei vertici della Regione siano state fatte promesse per migliorare e potenziare l’erogazione di servizi sanitari a favore dei cittadini cremaschi. Ora è il momento da parte della Regione di mantenere la parola spesa e mettere in campo azioni concrete a favore del nostro territorio".
Di qui l’avvio della raccolta firme per presentare in Regione una petizione che chiede un potenziamento dell’ospedale maggiore, il cambio di indirizzo della casa di comunità, un nuovo polo sanitario proprio negli spazi dell’ex tribunale. La raccolta firme comincerà sabato 15 gennaio presso il mercato di via Verdi e proseguirà nei weekend successivi in altre zone della città e nei pressi dell’ospedale. Forse aiuterebbe questa causa se l’ex tribunale venisse regalato alla Regione Lombardia, magari poi chiedendo in cambio gli Stalloni, visto che Moratti ha riferito che la Regione preferisce impegnare soldi solo su immobili di proprietà.