Coronavirus, il 'focolaio' bresciano non accenna a spegnersi

È la provincia lombarda con la maggiore crescita di positivi al Covid dopo Milano. Almeno non diminuisce il numero dei dimessi. Più stabile la situazione a Bergamo

All’interno dei laboratori Covid

All’interno dei laboratori Covid

Brescia e Bergamo, 4 aprile 2020 - Situazione ancora molto intensa a Brescia che, stando ai dati comunicati dalla Regione, ha registrato una crescita di 257, la seconda più elevata dopo Milano ed in rialzo rispetto al +159 del giorno precedente. La provincia bresciana arriva così a quota 9.014 positivi riconosciuti. Più stabile l’andamento di Bergamo, dove i nuovi contagi emersi dai tamponi analizzati sono stati 144 in più in un giorno, per un totale di 9.315 casi da inizio emergenza. Quanto ai decessi, i pazienti Covid19 scomparsi sono 1.629 (67 in più in un giorno), 2.292 a Bergamo (+66). Tra questi ultimi, un altro medico, Italo Nosati, responsabile diabetologia alla Gavazzeni di Bergamo.

Le statistiche non fotografano però la situazione sul territorio, molto più grave. Una rilevazione fatta dall’agenzia Intwig ha calcolato che i morti registrati a marzo nei 200 Comuni bresciani siano 3.700 contro i mille del 2019; ci potrebbero esser quindi almeno 1.400 decessi non attribuiti a Covid19. Applicando il tasso di letalità dell’1,57% indicato dall’Università di New York e da accreditati studi epidemiologici, i contagiati nel Bresciano dovrebbero dunque essere 188mila. La buona notizia è che crescono i dimessi: 3.776 quelli comunicati da Ats Brescia, +167 in un giorno.

Molti i gesti di solidarietà per le due province più colpite. Lo stesso Papa Francesco, tramite il Vescovo di Bergamo, ha donato 60mila euro all’ospedale Papa Giovanni XXIII, un nuovo segno della sua vicinanza che si aggiunge alla telefonata fatta proprio al vescovo monsignor Francesco Beschi qualche giorno fa, in cui manifestava i suoi sentimenti di condivisione del dolore per i numerosi sacerdoti e fedeli defunti a causa del Coronavirus. L’ospedale impiegherà questo concreto segno del pontefice anche nella struttura nata alla Fiera, che dai prossimi giorni risponderà ai bisogni di tutti i bergamaschi.

Non meno importante per chi ne beneficerà è la donazione che cooperativa Copalat, in accordo col Comune bresciano di Torbole Casaglia, ha voluto fare ai sindaci della zona, offrendo alcuni bancali di latte da destinare alle famiglie bisognose e agli anziani. In situazioni di emergenza contano anche i gesti simbolici: un attestato di stima è arrivato ieri anche all’ospedale di Gardone Val Trompia, dove le sirene di forze dell’ordine e delle ambulanze hanno ringraziato il personale sanitario.

Cresce invece la preoccupazione in carcere. Con una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i detenuti della casa circondariale Nerio Fischione hanno chiesto soluzioni importanti "per evitare il contagio e quindi l’aggravarsi della situazione come si sta verificando nelle Rsa". L’auspicio è che siano adottate misure alternative "affinché la finalità rieducativa della pena prevalga ora più che mai su quella retributiva ad ogni costo".