Sviluppo area Montecolino ancora fermo al palo. Ambientalisti sugli scudi

L’associazione: a quando la destinazione al sociale?

Sviluppo area Montecolino ancora fermo al palo. Ambientalisti sugli scudi

Sviluppo area Montecolino ancora fermo al palo. Ambientalisti sugli scudi

Legambiente del Basso Sebino e il suo presidente Dario Balotta chiedono risposte alla Fondazione Bettoni, sia perché recentemente ha acquistato l’albergo Milano, sia in merito all’area Ex Montecolino-Caproni, da anni in stato di abbandono, curata da un custode e mai oggetto di restauro.

"Recentemente, la Fondazione ha annunciato l’acquisto dell’hotel Milano sul lungolago d’Iseo, chiuso da un anno. Gli amministratori assicurano che, dopo la ristrutturazione, la struttura diventerà un hotel a quattro stelle, e i proventi saranno reinvestiti nell’ambito sociale – dice Dario Balotta -. Tuttavia, l’operazione ha suscitato polemiche, poiché l’Onlus usufruisce di agevolazioni fiscali che le imprese non godono per ristrutturare hotel. Inoltre, la Fondazione non ha chiarito in maniera esplicita come gli utili derivanti dalla struttura alberghiera saranno impiegati per realizzare la promessa struttura sociale nell’area Montecolino, aprendola al pubblico".

Il presidente del circolo Legambiente Basso Sebino ha espresso il suo dissenso, sottolineando la necessità di maggiore trasparenza e di un vero impegno sociale da parte della Fondazione. "La comunità di Iseo rimane in attesa di risposte chiare e concrete riguardo al destino di Montecolino - spiega Balotta -. Da quando nel lontano 1989 è stata fondata la Liliana e Michele Bettoni, la speranza per un recupero dell’area di Montecolino, affacciata su un incantevole tratto di lago di 42mila metri quadri tra Iseo e Pilzone, è rimasta insoddisfatta. L’area, oggi completamente abbandonata e off-limits al pubblico, custodisce i ruderi di un’antica azienda tessile, ancora contaminata dalla presenza di amianto.

La Fondazione, nata con scopi socio-assistenziali, in particolare a favore degli anziani, avrebbe dovuto da tempo destinare questa preziosa porzione di territorio, ricca di valore storico, ambientale e paesaggistico, allo sviluppo della sua missione. Tuttavia, due anni fa, la Fondazione ha presentato un progetto del tutto contrario alle sue finalità originarie: un mastodontico complesso da 40 milioni, ideato dall’architetto Boeri, che prevede la realizzazione di un centro benessere e termale per vip con ristoranti e piscine a lago". Milla Prandelli