"No alla strada nel Parco delle Groane"

Non si ferma neppure a Pasqua la mobilitazione della associazioni ambientaliste. Sono state raccolte anche firme

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di Roberto Canali

"Nessuna strada deve passare all’interno del Parco Regionale delle Groane e della Brughiera". Non si ferma neppure a Pasqua la mobilitazione della associazioni ambientaliste che dopo le proteste dei mesi scorsi hanno protocollato le loro osservazioni al Piano territoriale di coordinamento dell’oasi.

"Alla luce dei cambiamenti climatici appare ancora più incomprensibile la realizzazione di nuove strade come la Canturina bis e la Tangenziale ovest di Mariano Comense – spiegano WWF Lombardia, WWF Insubria circolo di Cantù, Legambiente Cantù, il Coordinamento "No Canturina bis" e i ragazzi di Brughiera "We for the planet" - Sollecitiamo l’ente parco e ci auspichiamo che si prenda atto di come una mobilità sostenibile sia realizzabile anche nel territorio canturino. Una mobilità che in futuro dovrà orientarsi verso il mezzo pubblico, l’integrazione ferro-gomma, il miglioramento dei servizi ferroviari e la mobilità ciclabile". La richiesta concreta è che venga stralciata la previsione della Canturina Bis dal piano urbanistico del parco. "A nostro giudizio questa previsione è incompatibile con gli obiettivi di neutralità climatica posti in essere dall’UE – proseguono gli ambientalisti - Come si concilia una nuova colata di cemento in un periodo storico in cui le necessità climatiche ci chiedono di rendere più efficienti i sistemi di trasporto? Infine abbiamo chiesto che l’ente parco si faccia portavoce di un ampliamento dei suoi confini fino a comprendere Brenna, Alzate Brianza, Orsenigo, Montorfano, Capiago Intimiano, Tavernerio, Lipomo, Como, Senna Comasco, Casnate con Bernate e Grandate. Così il parco potrà diventare un valore aggiunto anche per i paesi ora privi di tutele ambientali". Sulla Canturina bis si sono divisi anche gli amministratori locali, molti dei quali contestano proprio il cosiddetto percorso "Gronda" che da corso Europa a Cantù, passerà da Montesolaro e poi da Figino Serenza.

Nonostante la nuova strada verrà realizzata in gran parte in galleria ambientalisti e residenti continuano a non essere convinti e hanno avviato una raccolta di firme contro l’opera. Per ora sono in corso gli approfondimenti geotecnici che serviranno agli uffici di Villa Saporiti per progettare nel dettaglio il tracciato della nuova strada, in buona parte già finanziata dalla Regione attraverso uno stanziamento di 95 milioni di euro.