Esche avvelenate. Arrivano i cani addestrati alle ricerche

Segnalate esche avvelenate a Brescia: l'Unità cinofila antiveleno ha bonificato la zona e inviato le esche per analisi. Non è la prima volta che intervengono.

La segnalazione è partita sabato, dai social, dove una ragazza ha pubblicato un messaggio per comunicare la presenza di esche probabilmente avvelenate in località Campi, tra Tremosine e Limone. La Polizia locale di Tremosine ha voluto vederci chiaro ed ha interessato i Carabinieri Forestali. Da qui è partita l’intervento dell’Unità cinofila antiveleno della Polizia Provinciale, con il cane Sole ed il suo conduttore, Paolo Tavelli, che ha permesso di bonificare la zona. In particolare, sono state rintracciate due esche, inviate all’Istituto zooprofilattico che, nel giro di un paio di settimane, confermerà o meno la presenza del veleno all’interno delle esche.

La zona non è, in realtà, molto frequentata da cani, per cui l’ipotesi è che possano essere state nascoste tra le foglie per cercare di colpire le volpi o altri animali selvatici. Quando arriveranno i risultati delle analisi, la Polizia provinciale informerà i Forestali e si valuterà come procedere. Non è la prima volta che l’Unità cinofila antiveleno viene coinvolta in queste ricerche: nel 2023 sono stati 12 gli interventi svolti a fronte di segnalazioni di probabile esche, in tutto il territorio provinciale.