Telenovela Balotelli, adesso l'attaccante chiede i danni al Brescia

Risarcimento di 400mila euro se non sarà reintegrato in gruppo. Incontro Cellino-Raiola per arrivare una risoluzione del contratto

Cellino e Balotelli a colloquio

Cellino e Balotelli a colloquio

Brescia, 1 giugno 2020 - Quella che sta andando in scena tra Mario Balotelli e il presidente Massimo Cellino è diventata una vera e propria partita a scacchi, fatta di continue mosse e contromosse dei due protagonisti. Quella appena iniziata potrebbe essere la settimana decisiva, visto che nei prossimi giorni è in programma un incontro tra il massimo dirigente del Brescia Calcio e Mino Raiola, il procuratore del giocatore, che dovrebbe portare a conclusione una vicenda che sta durando ormai da troppo tempo. Un protrarsi che certo non giova a nessuna delle parti in causa e che si arricchisce quasi quotidianamente di novità e sorprese.

L’ultima in ordine di tempo è stata offerta dall’attaccante bresciano, che dopo aver saltato l’allenamento individuale previsto per ieri, questa mattina (lunedì 1 giugno) si è regolarmente presentato al centro sportivo di Torbole per riprendere il lavoro. Come se questo non bastasse, sono in molti a ritenere che l’ex punta della Nazionale avrebbe fatto pervenire alla società di via Ferramola una mail nella quale chiede il reintegro nel gruppo o, in subordine, un risarcimento danni che sarebbe stato quantificato in 400.000 euro. Se Balotelli pare sempre più sul piede di guerra non sembra meno deciso il presidente Cellino, che ha già liquidato la questione parlando apertamente di scommessa persa e di giocatore che vuole andare via da Brescia.

Indizi che rendono sempre più vicina l’ipotesi di una risoluzione consensuale (anticipata dallo stesso presidente Cellino) che consentirebbe al calciatore di rispondere alle offerte che gli stanno pervenendo dal Brasile e al sodalizio biancazzurro di “liberarsi” non solo di uno stipendio pesante, ma anche di salutare senza troppo dispiacere un innesto molto atteso alla vigilia che, però, strada facendo, non solo non è riuscito a fare la differenza, ma, per dirla alla Cellino, “ha continuato a far parlare più per le cose che fa fuori dal campo che per quello che riesce a realizzare sul terreno di gioco”.